Cronaca

Valanghe: sciatore morto in Val d’Isére

immagine

GRENOBLE, Francia — E’ allarme valanghe, sulle Alpi, dopo le forti nevicate che negli ultimi giorni hanno scaricato enormi quantità di neve fresca in montagna. E purtroppo, in alta quota si contano già le prime vittime: dopo lo snowboarder scomparso sul ghiacciaio di Les Diablerets, in svizzera, uno scialpinista è morto ieri mattina sotto una grossa slavina in Val d’Isere. Molte le segnalazioni di escursionisti bloccati nella bufera o feriti da scariche di neve. E si moltiplicano gli appelli alla prudenza, soprattutto perchè il maltempo rende difficili le operazioni di soccorso.

La nuova vittima delle valanghe sulle Alpi è un giovane scialpinista francese di 35 anni, che stava salendo insieme ad un amico al Grand Sorbier, cima di 2.526 metri nel massiccio Belledonne, in Val d’Isere. Verso le 10.30, quando si trovavano ormai nei pressi della cima, un’enorme valanga si è staccata sopra le loro teste e li ha travolti, trascinandoli per diverse decine di metri. Il fronte del distacco era di circa duecento metri.
 
Quando la valanga si è arrestata, l’amico, intontito ma vivo, è riuscito a liberarsi dalla neve e a cercare il compagno. Quando lo ha trovato, respirava ancora. Ma purtroppo non ha resistito fino all’arrivo dei soccorritori che, a causa del maltempo, hanno dovuto recarsi sulla scena dell’incidente a piedi con il rischio, tra l’altro, di innescare una nuova valanga. Le condizioni climatiche infatti non consentivano all’elicottero di alzarsi in volo e purtroppo, quando la squadra ha raggiunto i due scialpinisti, il più grave era spirato.
 
Sempre in val d’Isere, nelle prime ore del mattino i soccorsi sono stati impegnati nel salvataggio di due escursionisti partiti sabato per una escursione con le racchette da neve sul Grand Som, nella zona di Chartreuse. Bloccati dalla bufera, hganno dovuto trascorrere la notte fuori a oltre duemila metri di quota. Uno di loro è stato ritrovato in grave stato di ipotermia e ora si trova ricoverato a Grenoble.
 
Tragedia sfiorata per una valanga, invece, sul Massiccio del Taillefer, 2.857 metri, dove ieri mattina verso le 11.30 quattro scialpinisti hanno provocato una valanga vicino alla cresta di Brouffier. Il gruppo stava per scollinare al Pas de la Mine, quando una placca di neve larga una quarantina di metri e spessa 25 centimetri ha ceduto sotto i loro sci. Sono riusciti a galleggiare sulla slavina fino a quando si è fermata, ma una di loro è stata colpita da una roccia in testa.
 
La giovane, 32 anni, è tra l’altro medico militare del 93esimo Reggimento Artiglieria di montagna di Varces. I suoi amici hanno chiamato subito i soccorsi, che però a causa del vento non hanno potuto essere trasportati al colle. Sono stati lasciati più in basso e sono risaliti con gli sci. Hanno evacuato la donna su una slitta, portandola a valle dove ambulanza e vigili del fuoco l’hanno poi caricata e trasportata all’ospedale per curare le sue lesioni facciali e il ginocchio slogato.
 
I tre episodi hanno messo in allarme le autorità francesi, che stanno lanciando appelli alla prudenza attraverso ogni mezzo di comunicazione. "Sopra i duemila metri c’è quasi un metro di neve fresca – ha detto il soccorso alpino – e ce n’è molta anche a quote inferiori. E’ neve instabile perchè caduta su terreno gelato e perchè il vento ha favorito la formazione di placche pericolose. Il rischio valanghe è molto alto".
 
Anche in Italia si moltiplicano gli allerta sulla pericolosa situazione nivometerologica in montagna. Secondo l’Aineva, nei prossimi giorni il pericolo valanghe sarà di grado 3, marcato in salita verso il grado 4, forte, sulla maggior parte delle zone alpine. Allerta, in particolare, sul massiccio dell’Ortles Cevedale, dove il rischio slavine è al massimo grado: 5, molto forte.
 
 
Sara Sottocornola

Articoli correlati

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Back to top button
Close