Cronaca
Auto nel torrente: un morto e un disperso
OVADA, Alessandria — Due giovani sono rimasti vittime di un incidente provocato dal maltempo ieri pomeriggio, sulle montagne intorno ad Ovada. Stavano passando con l’auto il tratto stradale che attraversa il torrente Stura, quando l’acqua li ha trascinati nel fiume in piena. Il corpo di uno dei due è già stato ritrovato privo di vita, l’altro invece è ancora disperso.
Il tragico episodio è avvenuto sul tratto dell’Appennino al confine tra le province di Alessandria e Genova. Due ragazzi di Ovada, di poco più di 20 anni, viaggiavano in automobile sulla strada che collega l’ex statale 456 del Turchino, nei pressi della frazione Gnocchetto d’Ovada, direttamente alle aree di servizio e agli Autogrill Stura est e Stura ovest.
Si tratta di un punto sconsigliato in caso di forti piogge e nevicate, perchè a rischio di inondazione. E di fatto proprio questa è stata la causa dell’incidente di ieri pomeriggio, dal momento che la macchina dei giovani è rimasta bloccata dall’acqua del torrente Stura.
Sulla zona venerdì scorso ha nevicato abbondantemente: le piogge di sabato e domenica poi hanno provocato lo scioglimento della neve e il corso d’acqua si è notevolmente ingrossato, travolgendo il guado. La vettura dei due giovani evidentemente non ce l’ha fatta a superare indenne il transito sul torrente, le ruote hanno perso aderenza e l’auto è stata trascinata a valle, per circa 400 metri, dalle acque turbinose della piena.
Secondo gli inquirenti forse i due giovani hanno tentato di salvarsi, uscendo fuori dall’abitacolo e tentando di nuotare fino a riva, ma invano viste le forti correnti. Questa almeno la prima ricotruzione dei carabinieri, dedotta dal ritrovamento del corpo senza vita di uno dei due, Peter De Roma, incastrato tra i cespugli e gli arbusti, sulla sponda verso l’autostrada dello Stura. Il cadavere è stato recuperato da un Vigile del fuoco, che è riuscito a calarsi sulla torrente grazie all’aiuto dell’elicottero.
Il secondo ragazzo invece non è stato ancora individuato e sempre più scarse si fanno le speranze di trovarlo ancora in vita. Carabinieri, pompieri e Protezione civile hanno scandagliato le sponde dello Stura fino a notte alla luce delle fotoelettriche, ma senza risultato. Le ricerche però sono già riprese questa mattina presto. Secondo i soccorritori la corrente potrebbe aver trasportato il corpo lontano rispetto al luogo dell’incidente.
Valentina d’Angella