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Comuni: 7 su 10 a rischio idrogeologico

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ROMA — Sette comuni italiani su dieci sono a rischio idrogeologico. Lo sostiene l’ultima indagine denominata "Ecosistema a rischio" presentata oggi a Roma. I comuni dove i pericoli di dissesti e smottamenti sono elevati sono ben 5.581, il 70 per cento del totale.

Osservando la cartina dell’Italia, le regioni con la più alta percentuale di comuni a rischio sono la Calabria, l’Umbria e la Valle d’Aosta. In queste tre zone del nostro paese  tutti – il 100 per cento – dei territori comunali potrebbero subire gravi qualora si verificassero frane o alluvioni (cosa che succede puntualmente almeno una volta ogni 10 anni).
 
Nella speciale classifica dei più pericolosi seguono le Marche (99 per cento) e la Toscana (98 per cento). Mentre all’ultimo posto ci sono la Sardegna (11 per cento) e la Puglia (19 per cento).
 
Quanto alla prevenzione, però, i comuni più meritori e capaci di evitare le disastrose conseguenze di frane e alluvioni si trovano tutti al centro Nord. In particolare, nonostante la situazione precaria, la Val d’Aosta sarebbe quella più attrezzata ad affrontare simili emergenze. 
 

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