SAN JIANG, Cina — Nel cuore del Sichuan, la regione montuosa cinese al confine col Tibet dove lo scorso maggio sono morte per il terremoto quasi 80 mila persone, esiste un oasi di speranza, un importante germoglio della ricostruzione. Si tratta di un centro prefabbricato con aule e dormitorio dedicato ai bambini, finanziato e voluto dalla stilista Donatella Versace. Oggi 400 bimbi vivono e crescono qui, ma fra tre anni saranno 5mila.
Il terremoto nel Sichuan è accaduto lo scorso maggio. Nella regione montuosa cinese al confine con il Tibet sono morte quasi 80mila persone, di cui più di 10mila bambini. I numeri la dicono già lunga su questa tragedia, ma non bastano a raccontare il dramma che oggi i sopravvissuti continuano a vivere, quello di una quotidianità ancora di macerie, dove occorrono anni per ricostruire una parvenza di normalità.
Molti esponenti del jet set internazionale si sono dati da fare fin da subito per portare aiuto e raccogliere fondi per questa emergenza umanitaria. A distanza di mesi alcuni progetti vanno avanti, e fortunatamente, visto che problemi di questo calibro non si possono risolvere in pochi mesi. Quello di Donatella Versace è uno di questi.
La stilista italiana ha infatti realizzato un centro di accoglienza nel paesino di San Jiang dedicato interamente ai bambini. Nei 6 prefabbricati i piccoli studiano, giocano e vivono, notte e giorno. Orfani, ma non solo. Pare infatti che i genitori decidano di affidare alle attenzioni dei volontari del centro i propri figli, almeno per tutta la settimana. Una decisione per molti dettata dalle terribili condizioni del territorio, dove è ancora tutto da ricostruire, dove torreggiano cumoli di macerie, fango e materiali rovesciati a valle dalle numerose frane.
Inoltre il freddo incombe. La regione è prevalentemente montuosa e l’inverno è rigido: il centro accoglienza servirà anche a difendere i più piccoli dalle basse temperature. Oggi sono 400 i bambini ospitati nei prefabbricati, ma le cifre secondo programma dovrebbero aumentare.
La Versace infatti, intendo estendere la dimensione della struttura, oggi costituita da 6 edifici, e arrivare a dare alloggio a ben 5mila bambini. La realizzazione del progetto è affidata alla One Foundation, l’associazione umanitaria in cui è impegnato attivamente anche l’attore cinese Jet Li, famoso in Europa per film come "Hero" e "Romeo deve morire", a cui è morta la figlia nello Tsunami.
Valentina d’Angella
