Cronaca

Bracconieri fanno strage di caprioli

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COLERE, Bergamo — Sono stati fermati dalla polizia due bracconieri della Val di Scalve colti in flagrante per l’uccisione di 8 caprioli. A dare origine alle indagini sono stati i resti della macellazione di un esemplare di maschio adulto ritrovati nei contenitori per la raccolta differenziata del Comune di Colere.

Tutto è cominciato qualche giorno fa, quando gli operatori di polizia locale del Nucleo Ittico Venatorio di Colere hanno individuato nei contenitori per la raccolta differenziata i resti della macellazione di un capriolo maschio adulto abbattuto mediante l’impiego di munizione spezzata.
 
La scoperta ha subito insospettito gli agenti che hanno dunque fatto esaminare i reparti. Attraverso le analisi poi hanno stabilito si trattasse di un atto di bracconaggio, riconducibile sicuramente al giorno prima o alla mattina stessa. Così rapidissima è partita la caccia al bracconiere.
 
Le indagini hanno condotto la polizia a due persone, un 40enne ed un 50enne della Valle di Scalve: i due sono stati fermati dagli agenti al ritorno da una giornata di caccia alla lepre, e dopo un breve interrogatorio hanno ammesso le loro responsabilità.
 
Dopo la confessione sono partite le perquisizioni che hanno portato alla luce ulteriori atti di bracconaggio, anche molto recenti. Nelle case dei due cacciatori sono state rinvenute la carcassa intera di un capriolo maschio adulto e quasi 40 pacchetti contenenti altrettanti chili di carne congelata di capriolo.
 
Sono stati sequestrati poi ai fucili da caccia, alcune munizioni non denunciate alla competente autorità di Pubblica Sicurezza, e numerose cartucce a munizione spezzata  vietate dalla legge.
 
I due bracconieri sono ora accusati di esercizio della caccia agli ungulati con l’uso di munizione spezzata e abbattimento di specie non cacciabile, uso di munizioni non consentite e omessa denuncia di detenzione di munizione a palla unica.
 
 
Valentina d’Angella

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