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Montebelluna: Saviano cittadino onorario

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MONTEBELLUNA, Treviso — La cittadina di Montebelluna, in provincia di Treviso, ha deciso di assegnare a Roberto Saviano la cittadinanza onoraria. Lo scrittore, sotto i riflettori in questi giorni per le minacce di morte da parte della camorra, è l’ultima delle illustri personalità entrate a far parte della cittadinanza, dopo Mario Rigoni Stern, Gino Strada, Lino Lacedelli e Manuela Di Centa.

Inizialmente il Consiglio comunale di Montebelluna aveva pensato di espriemere la solidarietà a Roberto Saviano, lo scrittore perseguitato dalla camorra, attraverso una pagina internet, ma poi ha pensato di compiere un passo in più. Così è arrivata la proposta di nominarlo cittadino onorario.
 
L’idea, emersa durante l’ultimo consiglio cittadino, ha ricevuto il consenso sia da parte della maggioranza che dell’opposizione e verrà formalizzata nei prossimi giorni.
 
Montebelluna ha già manifestato in passato la volontà di assegnare il titolo onorario a personalità di spicco della società italiana. Prima di Saviano sono entrati infatti a far parte della cittadinanza personaggi del calibro di Mario Rigoni Stern, il medico fondatore di Emergency Gino Strada, l’alpinista Lino Lacedelli, la campionessa olimpica Manuela Di Centa.
 
"La mafia e la camorra – ha dichiarato il Primo cittadino Laura Puppato – non solo realtà, come molti a torto credono, territorialmente limitate ad alcune zone del Sud, ma sono presenti in tutto il territorio nazionale, attraverso la loro influenza e traffici criminali. Così l’impegno civico e la dedizione di Saviano nel diffondere la verità, a rischio della propria stessa vita, l’ha fatto diventare bersaglio della Camorra".
 
"Vogliamo fargli sapere – ha aggiunto il sindaco – che l’Amministrazione Comunale di Montebelluna gli è vicina e gli esprime la massima solidarietà nella dura lotta che lo vede, suo malgrado, impegnato ogni giorno per denunciare i crimini del clan dei Casalesi e che lo costringe da anni a vivere sotto scorta, in situazioni molto difficili".
 
 
 
Valentina d’Angella

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