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Europa a rischio: si riscalda più in fretta

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OSLO, Norvegia — Inverni miti, poca neve, alluvioni improvvise che causano frane e smottamenti. E’ di nuovo allarme per il riscaldamento globale, che in Europa starebbe avanzando a ritmi superiori rispetto agli altri continenti col rischio di una perdita economica di oltre 3000 miliardi. Stavolta ad alzare la voce è l’Agenzia europea per l’ambiente, preoccupata che l’attuale crisi economica stia distogliendo l’attenzione dei governi dall’impegno ambientale.

Nell’ultimo secolo, la temperatura media sulla terraferma è cresciuta di 1 grado in Europa contro lo 0,8 della media mondiale. E il riscaldamento è sempre più veloce. Entro il 2100, se non si prenderanno seri provvedimenti, l’aumento della temperatura potrebbe oltrepassare i 5 gradi.
 
Stavolta l’allarme arriva dall’Agenzia europea per l’ambiente che nei giorni scorsi in Norvegia ha presentato l’ultimo rapporto sul cambiamento del clima. E ha lanciato un appello ai governi europei, perchè si aumentino le misure di prevenzione e si impegnino a salvaguardare soprattutto le zone più a rischio: le montagne, le coste, il Mar Mediterraneo e il Polo Nord.
 
Nell’Europa del sud aumentano la siccità e gli incendi. Le precipitazioni si concentrano, diventano più violente e causano inondazioni. I ghiacciai si sciolgono, perchè d’inverno nevica meno. E il mare corre il rischio di alzarsi di mezzo metro nei prossimi ottant’anni. Uno scenario preoccupante, che si fa davvero oscuro se si considerano le conseguenze che potrebbe avere sulla vita.
 
Molti uccelli, mammiferi e insetti stanno già cambiando habitat, spostandosi in alta quota o verso nord. La vegetazione inizia a seguire altri ritmi. Virus prima sconosciuti guadagnano terreno in territori che potrebbero trovarsi impreparati ad affrontarli.
 
 
Sara Sottocornola

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