News

India, panico in un tempio: 200 morti

immagine

JODHPUR, India — Sono morte circa 200 persone ieri mattina, in un tempio indù nel Rajasthan indiano, la regione nel  nord del paese. Ancora incerte le dinamiche dei fatti, ma secondo quanto riferisce il giornale Times of India la folla di credenti, riuniti in pellegrinaggio nell’antico tempio di Chamunda Devi, sarebbe andata in delirio per il pericolo di una bomba.

Una calca infernale nella quale sono morte travolte e schiacciate circa 200 persone, un bilancio drammatico che potrebbe anche aumentare nelle prossime ore. Il fatto si è verificato ieri mattina verso le 6, nell’antico tempio di Chamunda Devi, situato nel complesso del Mehrangarh fort, nello stato del Rajasthan, nel nord dell’India.
 
Si festeggiava ieri la festa di Navaratri, una celebrazione che dura circa 9 giorni dedicati tutti alla dea Durga, dea della potenza, incarnazione di Parvati, la moglie del dio della distruzione Shiva.
 
In occasione dei festeggiamenti circa 10.000 pellegrini si erano redunati alle prime ore del mattino davanti al tempio sacro, un’antica costruzione del 1400, formando così una coda di quasi 2 chilometri. L’enorme moltitudine a un certo punto si serabbe inspiegabilmente messa a correre per scappare lontano dal tempio, e durante la fuga sarebbero rimaste uccise circa 200 persone.
 
La notizia è stata resa nota dal principale quotidiano indiano, il Times of India, che ha cercato di ricostruire anche le dinamiche dell’accaduto. Secondo le prime ricostruzioni la folla sarebbe scappata all’arrivo di un politico la cui scorta avrebbe allontanato i pellegrini facendo temere una bomba. Timore avvallato poi da un’improvviso black out che ha ulteriormente agitato la moltitudine.
 
Nel fuggi fuggi generale, caotico e ingovernabile che ne è scaturito, molti fedeli sono scivolati giù dalla collinetta su cui si trova il tempio, mentre diversi hanno calpestato altre persone. Secondo le fonti, la polizia indiana sarebbe intervenuta solo dopo diverse ore, quando ormai cioè tanti erano i morti e altrettanti i feriti.
 
Questi ultimi sarebebro oltre 250: dopo essere stati trasportati negli ospedali della zona, sono arrivati in fretta in tutto il paese richieste di sangue e ossigeno. Ad aggravere il bilancio della strage sarebbero poi i numerosi feriti che, non vedendo arrivare un numero di ambulanze sufficiente al trasporto in ospedale, sono stati trasportati autonomamente dai loro parenti nei ricoveri solo diverse ore dopo l’incidente, e per cui in gravi condizioni.
 
 
 
Valentina d’Angella

Articoli correlati

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Back to top button
Close