Scienza e tecnologia

Novanta paperelle per studiare i ghiacciai

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NUUK, Groenlandia — Novanta paperelle di gomma disperse negli abissi dei ghiacci della Groenlandia. Si tratta di un esperimento scientifico portato avanti da uno scienziato della Nasa, che ha pensato di far cadere i giocattoli in un crepaccio del ghiacciaio Jakobshavn e stare a vedere in quale punto della terra andranno ad approdare. Solo che per il momento delle paperelle non si ha ancora traccia.

Novanta paperelle di gomma su cui c’è scritto in tre lingue il messaggio: "Esperimento scientifico – Ricompensa" e un indirizzo di posta elettronica a cui rivolgersi per riconsegnarle. Chi dovesse trovare uno di questi curiosi esemplari è pregato di mettersi in contatto con la Nasa, perchè non si tratta di uno scherzo, ma di una ricerca serissima.
 
L’idea è stata realizzata dall’ingegnere Alberto Behar, ricercatore del Jet Propulsion Laboratory della Nasa, per il quale progetta robottini per l’esplorazione di pianeti lontani. Behar ha pensato che seguire il percorso dei giocattoli nelle acque della Groenlandia potrebbe essere un sistema molto utile per studiare lo scioglimento dei ghiacci e gli effetti del riscaldamento globale.
 
Così nei mesi scorsi si è recato sul ghiacciaio Jakobshavn, che alcuni studiosi ritengono peraltro essere quello dal quale si sarebbe staccato l’iceberg responsabile del naufragio del Titanic. Qui, in un crepaccio apertosi per colpa del riscaldamento globale, ha fatto cadere le novanta paperelle di gomma.
 
E da allora aspetta che qualcuno le ritrovi da qualche parte sulle coste del nord America e si faccia vivo. Secondo i suoi calcoli i giocattoli dovrebbero approdare nella Baia di Baffin, al largo delle coste nordorientali del Canada. Ma i percorsi esatti seguiti da questi particolari "fiumi" che si formano nei ghiacciai sono ancora sconosciuti.
 
Se l’esperimento dovesse funzionare però potrebbe essere molto utile ai fine degli studi sullo scioglimento dei ghiacci artici, soprattutto per capire come questo influenzerà un eventuale innalzamento del livello del mare.
 
Oltre al percorso compiuto dalle paperelle Behar avrà a disposizione i dati forniti da una speciale sonda con un trasmettitore gps in grado di fornire informazioni su velocità, accelerazioni, temperature attraversate sul centro del ghiacciaio. Il congegno infatti, è stato calato insieme ai giocattoli all’interno del crepaccio.
 
Il progetto rientra negli sforzi lanciati dal Consiglio Artico, la federazione che unisce tutti i paesi che si affacciano sul circolo polare, per studiare l’attuale condizione dei ghiacci perenni della Groenlandia in vista della conferenza internazionale sui cambiamenti climatici in programma a Copenaghen a fine 2009.
 
 
 
Valentina d’Angella

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