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Cadavere nel lago di Dirty Dancing

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PEMBROKE, Stati Uniti — Uno scheletro, un anello con delle iniziali e un vecchio portafoglio. E’ giallo sulle rive del celebre lago alpino che ha fatto da cornice alla storia di Baby e Johnny nel film Dirty Dancing. Un macabro ritrovamento ha infatti infranto, nei giorni scorsi, la bucolica atmosfera di quelle montagne: sul fondale del Mountain Lake, che oggi è completamente prosciugato, un escursionista ha trovato dei misteriosi resti umani. L’enigma sta facendo impazzire gli investigatori del luogo, che hanno in mano molti indizi ma nessuna pista che riconduca all’identità del cadavere o alle cause della morte.

Lo scheletro è stato ritrovato questo weekend proprio al centro del lago, tra i cumuli di fango che una volta costituivano il suo fondale. A scoprirlo Timmy Dalton, un escursionista della zona che insieme al figlio stava perlustrando il fondale in cerca di antichi reperti da collezionare.
 
"Siamo venuti qui una volta alla settimana per due mesi – ha detto Dalton -. Noi collezioniamo vecchie bottiglie di soda. Non avremmo mai pensato di fare una scoperta del genere. Domenica, però, abbiamo visto quelle scarpe. Lì accanto delle ossa. Abbiamo scavato e trovato la fibbia della cintura. All’inizio non ci siamo nemmeno resi conto di quello che stavamo trovando… ma poi abbiamo capito e chiamato immediatamente lo sceriffo".
 
Immediatamente dopo la chiamata, le autorità sono giunte sul posto con poliziotti, magistrati, antropologi e medici incaricati degli esami e delle rilevazioni. La zona del ritrovamento, di circa 30 metri quadrati, è stata circoscritta e ora è inaccessibile al pubblico. Ma a quanto pare, gli investigatori brancolano ancora nel buio.
 
Pochi, ma affascinanti, gli indizi ritrovati accanto allo scheletro. Una cintura con una fibbia d’argento e un particolare portasigarette inciso con la sigla "SCF". Scarpe e portafoglio di vecchia foggia. Una moneta del 1910 E un anello d’oro che porta le iniziali MC da un lato e CA dall’altro. C’è anche uno "04" che fa pensare ad una data, forse il 1904.
 
Ma per ora, l’identità dell’uomo – o della donna – resta un mistero come le cause della sua morte. L’unico aiuto concreto arriva dal medico legale, secondo il quale il cadavere sarebbe rimasto sul fondo del lago per almeno trenta o quarant’anni. Questa datazione sarebbe confermata da altri due indizi: un dente, che porta una corona usata dai dentisti prima degli anni cinquanta, e una chiave, fabbricata dalla Norwalk Lock Co., un’azienda che risale al 1800.
 
"La cosa strana – rivela lo sceriffo della contea di Giles – è che non risultano persone scomparse in questa zona e in quel periodo. Stiamo cercando sui vecchi giornali e chiedendo in giro, per vedere se qualcuno ricorda qualcosa. Ma per ora, non c’è nulla di nuovo". Ora sono in corso le analisi sullo scheletro per definire i tratti fisici del cadavere, mentre proseguono le indagini sugli oggetti ritrovati accanto al corpo.
 
Ovviamente, una delle piste principali d’indagine riguarda l’hotel che sorge sulle sponde del Mountain Lake. Quello che tutti abbiamo visto nelle scene del film Dirty Dancing, girato nell’estate del 1986. Lì, probabilmente, aveva soggiornato la persona a cui appartenevano i msteriosi resti, che forse è stata uccisa e gettata nel lago, oppure vi è annegata.
 
L’albergo risale al lontano 1855. Originariamente era una piccola struttura di legno ma poi, attraverso cambi di proprietà e vari ampliamenti, è diventato quella splendida costruzione di pietra a vista che ancor oggi ospita migliaia di turisti. Purtroppo, il panorama intorno all’albergo è ben diverso da quello ripreso nelle scene del film.
 
Il Mountain Lake, quello per intenderci dove Baby imparava a fare il salto fra le braccia di un giovanissimo Patrick Swayze, si è infatti prosciugato quasi del tutto. E al posto delle sue romantiche acque c’è un’immensa distesa di fango rinsecchito. Secondo quanto riferito dagli esperti, il fenomeno sarebbe ciclico: questa sarebbe la sesta volta, in 4.500 anni, in cui il lago si secca. Probabilmente tornerà a riempirsi in modo naturale fra qualche decennio.
 
"E’ una fortuna che ora il lago sia secco – ha detto lo sceriffo -. Queste condizioni ci permettono di proseguire le indagini continuando a cercare sul fondale, sperando di trovare altri indizi sulla morte di questa persona".
 
Sara Sottocornola

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