Alpinismo

Mondinelli e Gallo al campo avanzato: piove

ISLAMABAD, Pakistan — “Siamo saliti al campo base avanzato, ma piove e al momento la visibilità è nulla”. Queste le ultime notizie che arrivano dai piedi della parete Rakhiot del Nanga Parbat, dove Maurizio Gallo e Silvio Gnaro Mondinelli stanno muovendosi incontro a Walter Nones e Simon Kehrer, che nelle scorse ore dovrebbero aver iniziato la discesa dal Bazin Glacier. 

Pioveva, questa mattina alle due (le 6 del mattino in Pakistan) sopra il Nanga Parbat. Il cielo, che ieri sera era limpido e pieno di stelle, nella notte si è coperto completamente di nubi.
Sospesa, quindi, per scarsa visibilità, la ricognizione in elicottero ipotizzata per individuare la precisa linea di discesa di Nones e Kehrer, impegnati su un ghiacciaio ampio e pieno di seracchi.
 
Immediata, invece, la partenza di Gallo e Mondinelli verso il campo base avanzato, che si trova a quasi cinquemila metri, ai piedi della parete Rakhiot. Con loro, incontro a Nones e Kehrer, sono saliti due portatori d’alta quota. Il gruppo è arrivato lassù intorno alle 12, ora pakistana.
 
“Piove ancora – racconta Gallo – le nuvole sono basse, il tempo è davvero cupo. La parete non si vede perché c’è troppa nebbia, speriamo che più avanti si alzi e ci sia qualche schiarita. La nostra speranza è comunque quella di poter fare una ricognizione in volo per capire dove Walter e Simon si stanno muovendo: il ghiacciaio che devono attraversare è molto ampio e complesso”.
 
Mondinelli e Gallo resteranno al campo avanzato fino a che una schiarita non permetterà loro di vedere la parete e individuare la posizione dei due alpinisti in discesa, che questa mattina, forse a causa delle avverse condizioni meteo, non sono ancora riusciti a mettersi in contatto con i soccorritori.
 
“Non è una discesa facile – aggiunge Mondinelli – ci sono tanti crepacci e se c’è la nebbia è facile perdersi. Ma è probabile che comunque più in alto ci sia il sole perché qui c’è una luce tremenda. Forse per Walter e Simon le condizioni sono migliori”.
 
Nones e Kehrer sono usciti ieri pomeriggio dall’insidiosa parete Rakhiot del massiccio pakistano, sulla quale hanno perso il capo spedizione Karl Unterkircher precipitato in un crepaccio martedì scorso. L’hanno superata seguendo una linea nuova, verticale e difficoltosa, che sale nel centro esatto della parete. Ieri sera hanno bivaccato sopra la Sella d’Argento, a circa 7.200 metri di quota, e ora stanno scendendo dalla via Buhl, una linea molto più lunga, che invece circumnaviga il versante della montagna sulla sua sinistra.
 
Sara Sottocornola

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