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Rientra stasera in Italia la salma dell’alpino morto a Kabul

CUNEO — Rientrerà questa sera in Italia la salma del caporal maggiore degli alpini Giorgio Langella (nella foto Ansa) rimasto vittima di un attentato dei talebani ieri a Kabul. Il feretro avvolto nel tricolore è stato caricato su un C-130 dell’Aeronautica militare che in questo momento si trova in volo per l’Italia.
L’aereo dovrebbe arrivare a Cuneo intorno alle 20 di questa sera. Prima dell’imbarco si è svolta una breve cerimonia funebre nell’hangar dell’aeroporto. Presenti il viceministro degli Esteri Patrizia Sentinelli, accompagnata dall’ambasciatore italiano a Kabul Ettore Francesco Sequi.
Accanto a loro le più alte autorità militari: il generale Fabrizio Castagnetti comandante del Coi (Comando operativo interforze) giunto dall’Italia e che tornerà nel nostro paese con la salma dell’alpino caduto, il generale Giuseppe Gay vice comandante di Isaf (la forza Nato in Afghanistan), il generale Ivan Felice Resce, comandante delle truppe alpine di stanza a Bolzano.
Il cappellano militare del contingente italiano ha pronunciato l’orazione funebre nell’hangar dell’aeroporto. Il feretro era posato a terra, circondato dal tricolore e da una corona di fiori con i colori della bandiera italiana.
Dopo gli onori militari, la bara è stato portata sul C-130 fra due ali di alpini, carabinieri, militari dell’aeronautica e rappresentanti militari dell’Isaf.
Il silenzio ha accompagnato il caporal maggiore nel suo ultimo viaggio.
Quella in Afghanistan doveva essere oltretutto la sua ultima missione all’estero. Lo ha riferito la vedova di Giorgio Langella. "Quando era partito in agosto – ha detto la donna all’Ansa – ci aveva detto che questa sarebbe stata la sua ultima missione all’estero. Avrebbe dovuto rientrare a Boves il 12 ottobre".
Montagna.org e Montagna.tv si uniscono al cordoglio della famiglia e dei Reparti Alpini.