Svizzera: orso sì, orso no…
BELLINZONA – I cantoni di montagna prendono posizione e gli animi degli svizzeri si dividono. Tutto per l’orso bruno che dall’anno scorso continua ad agitare la comunità elvetica. Ora il nuovo progetto “Strategia orso” allontana le due parti dei favorevoli e dei contrari. Ma la convivenza con l’uomo è possibile?
Le due posizioni sono emerse così definite dalla consultazione avviata all’inizio di marzo dall’Ufficio federale dell’ambiente (UFAM) sul programma denominato "Strategia orso". Il progetto sostiene che la convivenza dell’orso con l’uomo è possibile, purché si adottino provvedimenti in grado di limitare i danni che questo animale può arrecare alle cose e alle persone. Il Ticino è però scettico.
I contrari contestano l’idea che in Svizzera la convivenza tra il predatore e le attività umane sia possibile. Il Gruppo svizzero per le regioni di montagna (SAB) è del parere che la Confederazione sia troppo densamente popolata per l’orso. Così che l’animale non troverebbe alcuno spazio vitale veramente naturale.
Dal canto suo, l’Ufficio federale dell’ambiente diffonde un foglio di “regole comportamentali” da seguire che permetterebbe la serena convivenza orso-uomo. Subito si legge: “L’uomo e l’orso si incontrano raramente. L’orso evita infatti l’uomo e ne scopre la presenza nel bosco ben prima che l’uomo scopra la sua. È raro che l’orso simuli un attacco. In caso di attacco simulato, l’orso corre verso la fonte di pericolo – ad esempio una persona – e si ferma a pochi metri di distanza per poi fuggire. L’attacco simulato va interpretato come esibizione di minaccia”.
• fermarsi e attirare l’attenzione parlando ad alta voce;
• non avvicinarsi, non scappare ma allontanarsi lentamente;
• non dar da mangiare all’orso;
• non provocare l’orso.