Alpinismo

Moro e Barmasse verso la storia

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MILANO — "Sarà una dura salita di roccia, ghiaccio, misto. E quando arriveremo a 7000 metri avremo di fronte una parete di roccia paragonabile alle Tre Cime di Lavaredo. Anzi, 200 metri più alta". Così Simone Moro descrive la salita al Batura II, cima inviolata di 7.762 metri che l’alpinista bergamasco affronterà nelle prossime settimane insieme al valdostano Hervè Barmasse. Ecco le interviste ai due protagonisti della spedizione, girate poco prima della loro partenza per il Karakorum.

Moro e Barmasse sono partiti sabato 5 luglio alla volta del Pakistan. Nei prossimi giorni si dirigeranno verso il Batura II, la montagna inviolata più alta del mondo, che puntano a salire sul versante sud, su un itinerario del tutto nuovo, senza portatori e senza ossigeno. I due alpinisti, per la prima volta insieme in cordata, affronteranno da soli la salita: con loro dovevano esserci i fratelli americani Damian e Willy Benegas, che hanno rinunciato pochi giorni prima della partenza costringendo ad un complicato e frettoloso cambio di programma.
 
Moro e Barmasse si trovano così ad affrontare, completamente soli, questa difficile spedizione esplorativa. Ma la sfida non li spaventa: anzi. La voglia di provarci, la curiosità di testare la cordata – completamente nuova – e il fascino dell’ignoto spingono i due alpinisti verso l’obiettivo, motivandoli anche più di prima.
 
Ma ecco progetti, stati d’animo e curiosità sulla spedizione raccontati direttamente da Moro e Barmasse, intervistati da Montagna.tv poche ore prima della partenza. Buona visione!
 
 
 
Sara Sottocornola

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