Nanga: a volte ritornano
[:it]ISLAMABAD, Pakistan – Tomek torna, lo annuncia Arslan Ahmed, il pakistano che lo aveva accompagnato al campo base e che da lì aveva fatto la cronaca e supportato la spedizione di Tomek e di Elisabeth Revol.
“I problemi burocratici per il rientro al campo base sono superati, ci si immagina anche quelli di soldi per il minimo supporto per la sicurezza” e questa è la prima parte della notizia, la seconda è drammaticamente sconvolgente e dice: “Tomek pensa di raggiungere il campo base di fermarsi un giorno e di tentare la salita in solitaria qualsiasi tempo faccia”.
Per uno che pochi giorni fa ha rilasciato in un’intervista a un giornale tedesco che: “sentiva di essere attratto lassù da Allah” pare questa decisone un po’ azzardata e di certo non mancherà di preoccupare i quattro che stanno aspettando il bel tempo al campo base.
Intanto il blog “simonemoro.gazzetta” ci racconta che Nardi ha ricevuto un commento speciale sulla sua pagina facebook dalla Revol, che si complimenta con lui per il bel lavoro fatto e gli dice che è ora di arrampicate negli Ecrins, a casa dunque.
Elisabeth era stata sua compagna di spedizione per il tentativo invernale sullo Sperone Mummery due anni fa, lo scorso inverno ci riprovarono, ma dopo pochi giorni s’involò con il polacco Tomek Mackiewicz sulla via Messner-Eisendle. Nardi non l’aveva presa bene e nemmeno la Revol, ma poi al campo base quest’anno si son parlati e, come scrisse Nardi, rinsaldarono l’amicizia. È bene tutto quel che finisce bene.
Speriamo che finisca bene anche per Tomek.[:]
Non voglio gufare, ci mancherebbe, ma tutta questa storia del “pazzo” Polacco, da anni ormai, ha il sapore della tragedia, per fortuna finora sfiorata.
Parole di Messner: pazienza e velocità, il nostro amico non possiede manco una di queste doti, indispensabili.
Inboccallupo Tomeck, ma usa la testa!
Concordo Sig. Giacomo, questo alpinista sta scherzando con qualcosa di molto grande, e tutto ciò è la scorciatoia per le peggiori cose.
Non si confonda il coraggio con l’incoscienza che, seppur alimentata da passione e buona fede, è pur sempre un salto nel buio, pericoloso e senza senso.