Ghiacciai: persa un'area paragonabile al Lago di Como. Presentato alla Camera il Nuovo Catasto
[:it]ROMA – In cinquant’anni, dagli anni Sessanta all’inizio del millennio in corso, i ghiacciai italiani hanno subito una riduzione areale del 30 per cento. E dal 2007 al 2012 è avvenuta una contrazione del 5 per cento. La superficie glaciale persa è paragonabile a quella del Lago di Como. Ecco i numeri del Nuovo Catasto dei Ghiacciai Italiani, presentato alla Camera dei Deputati il 28 ottobre scorso da Claudio Smiraglia e Guglielmina Diolaiuti, dell’Università Statale di Milano, Dipartimento di Scienze della Terra.
Il Nuovo Catasto dei Ghiacciai Italiani è realizzato nell’ambito di un progetto sviluppato e coordinato dall’Università Statale di Milano, con la partnership dell’Associazione EvK2CNR, con il supporto della Levissima e con il contributo scientifico del Comitato Glaciologico Italiano.
L’incontro, organizzato dall’Intergruppo parlamentare per il clima Globe Italia, è stato coordinato dall’ On. Stella Bianchi, Presidente dell’Intergruppo. Vi hanno preso parte fra gli altri l’On. Erminio Quartiani, Vicepresidente generale Club Alpino Italiano con delega all’ambiente, Edoardo Zanchini, Vicepresidente nazionale di Legambiente, Pippo Onufrio, Direttore Greenpeace Italia, Maria Grazia Midulla, Responsabile Clima ed Energia WWF Italia, On. Ermete Realacci, Presidente VIII commissione Ambiente Territorio e Lavori Pubblici, Umberto Martini, Presidente generale del Club Alpino Italiano, Anna Giorgi, Università della Montagna, oltre a numerosi altri parlamentari, ricercatori e giornalisti.
Alla Camera, Claudio Smiraglia e Guglielmina Diolaiuti hanno presentato i dati più recenti della ricerca.
I risultati sostanzialmente confermano una generale tendenza al regresso del glacialismo italiano. Infatti dagli anni Sessanta del XX secolo al primo decennio del XXI secolo è avvenuta una riduzione areale del 30% (da 527 kmq a 370 kmq), cui si è aggiunta un’ulteriore contrazione del 5% dal 2007 al 2012. La superficie glaciale persa è confrontabile con quella del Lago di Como ed è conseguente non solo alla riduzione areale dei ghiacciai ma anche alla completa estinzione di quasi 200 apparati.
Sono stati presentati anche dati sull’evoluzione in corso, in particolare sulla frammentazione del Ghiacciaio dei Forni, fino all’estate 2015 il maggiore apparato vallivo delle Alpi Italiane, sul rilascio idrico da parte dei ghiacciai, sulla loro attrattività turistica e sui problemi di rischio ambientale connessi all’attuale fase di deglaciazione.
E’ seguito un interessante dibattito che ha evidenziato da una parte il ruolo di testimoni dei cambiamenti climatici, in particolare dell’attuale fase di riscaldamento globale, che negli ultimi decenni hanno assunto i ghiacciai, non solo in ambito scientifico ma soprattutto nell’opinione pubblica, dall’altra l’esigenza di una continua interazione fra ricerca e politica, anche in vista della prossima Conferenza ONU di Parigi dove si dovranno prendere le decisioni necessarie a ridurre in modo drastico le emissioni di gas serra.
Il Nuovo Catasto dei Ghiacciai Italiani è disponibile on line al link http://users.unimi.it/glaciol[:]