[:it]MILANO — Dall’11 luglio al 20 settembre il CAI organizza dodici eventi in altrettanti rifugi di nove regioni per promuovere la ricchezza culturale delle montagne. Si inizia sabato 11 luglio dal Rifugio Parco Antola, in Liguria, e dal Rifugio Levi Molinari, in Piemonte.
Dodici eventi nei rifugi dai 1028 ai 2604 metri di quota in programma tra luglio e settembre 2015, che intendono unire l’arco alpino e l’Appennino in una catena di concerti, spettacoli teatrali, letture, visite guidate a siti storico-archeologici e proposte enogastronomiche.
L’iniziativa “Rifugi di cultura”, organizzata dal Club alpino italiano attraverso il Gruppo Terre Alte del Comitato Scientifico Centrale, è giunta alla sua terza edizione e si svolgerà in dodici rifugi di nove regioni italiane (Valle D’Aosta, Piemonte, Liguria, Lombardia, Veneto, Abruzzo, Lazio, Campania e Calabria).
I primi due appuntamenti sono in programma sabato 11 e domenica 12 luglio al Rifugio Parco Antola (Propata – GE – quota 1460 metri) e al Rifugio Levi Molinari (Exilles – TO – quota 1850): in Liguria è previsto “I villaggi abbandonati dell’Appennino ligure”, un reading con proiezione di immagini e filmati sugli antichi centri abitati della zona, seguito da una degustazione di piatti tipici dell’alta Val Trebbia. In Piemonte si svolgerà la quarta edizione di “Valsusa casa tua”, laboratori di scultura e arte del legno organizzati in collaborazione con Etinomia e le scuole d’intaglio della valle.
Iniziando dal Nord Ovest, per proseguire sulle Dolomiti, sul Gran Sasso fino al Pollino, con “Rifugi di cultura” il CAI intende offrire assaggi dell’immensa ricchezza culturale delle terre alte, ribadendo il ruolo del Sodalizio nell’educare ad una frequentazione avvertita e consapevole della ricchezza naturale e culturale nascosta nelle montagne.
“Rifugi di cultura”, lanciato nel 2013 in occasione del 150° anniversario del CAI, si concluderà domenica 20 settembre al Rifugio Case di Bles (Vione – BS – quota 2080 metri) con un viaggio nel tardo Medioevo all’interno sito archeologico di Tor dei Pagà, con rievocazione di attività quotidiane medievali (lavorazione del legno, caccia, cucina).[:]