Arrampicata

Al via un programma di restauro per le falesie lecchesi

LECCO — “Le Guide alpine saranno garanti della qualità del lavoro in questo importante progetto di valorizzazione del sistema delle falesie lecchesi, le cui linee guida sono state stese con l’apporto di Regione Lombardia. Non si tratterà di un lavoro seriale, ma andrà a rispettare il carattere e lo stile di arrampicata specifico di ogni falesia, che sono bene comune non infinito e da salvaguardare”. Queste le parole di Luca Biagini, presidente del Collegio regionale delle Guide alpine Lombardia, che, insieme a Regione Lombardia, alle Comunità montane, al Comune, alla Provincia e alla camera di Commercio di Lecco, ha firmato oggi l’Accordo di Programma Quadro che prevede il restauro di numerose siti di arrampicata sportiva sulla pareti di roccia della provincia di Lecco.

Il progetto è stato presentato alla stampa nella mattinata di oggi, 15 gennaio, a Lecco. Presso la Ster infatti, è avvenuta la firma dell’Accordo di Programma Quadro per la valorizzazione del sistema delle falesie lecchesi.

“Mi piace sottolineare che per la prima volta e anche su proposta delle Guide in un intervento pubblico di valorizzazione delle falesie, verranno coinvolte le persone del posto: – ha detto ancora Biagini -: i primi chiodatori per esempio, ma anche i frequentatori abituali di queste falesie, che sono stati consultati in una fase preparatoria del lavoro e che collaboreranno con noi anche durante lo svolgimento e fino alla conclusione. È la prima volta che l’Amministrazione guarda alla montagna in questo modo. Spero che la stessa iniziativa possa essere replicata anche in altre province della Regione”.

“Il nostro obiettivo –ha dichiarato Antonio Rossi, Assessore allo Sport e alle Politiche per i Giovani di Regione Lombardia – è di avviare un percorso volto alla definizione di un progetto, che, partendo dalla valorizzazione delle falesie, ne faccia il volano per sviluppare una complessiva valorizzazione turistico, sportiva, commerciale del territorio. Il territorio lecchese vanta almeno 50 falesie, con oltre 1800 itinerari di arrampicata, autentiche palestre a cielo aperto che rappresentano una straordinaria occasione di promozione del territorio. Anche Lecco sarà parte della grande Esposizione universale dell’Expo nel 2015 e proprio l’arrampicata sportiva attraverso le falesie e le sue vie potranno aiutare il territorio a intercettare una fetta crescente di turismo sportivo”.

Alla conferenza stampa di questa mattina sono intervenuti oltre ad Antonio Rossi, e a Luca Biagini, anche il Sindaco si Lecco Virginio Brivio, Giuseppe Scaccabarozzi, vicepresidente Provincia di Lecco, Vico Valassi, presidente Camera di Commercio di Lecco. C’erano poi Carlo Greppi, presidente Comunità Montana Lario Orientale e Carlo Signorelli, presidente Comunità Montana Valsassina; infine gli alpinisti locali Pietro Corti e Pietro Buzzoni.

Oltre al Collegio delle Guide Alpine Lombardia e a Regione Lombardia, all’Accordo di programma hanno partecipato infatti la Comunità Montana Valsassina, Valvarrone, Val d’Esino e Riviera, la Comunità montana Lario Orientale Valle San Martino, il Comune di Lecco, la Provincia di Lecco e la camera di Commercio di Lecco.

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5 Commenti

  1. Peggio. Han messo dentro falesie già richiodate e falesie che non hanno bisogno di nulla. Per incentivare il turismo. Ma per favore. Una vergogna con purtroppo anche degli ex arrampicatori coinvolti. Non hanno interpellato il Delfo e chi scala ogni domenica. Neppure i Ragni e i Gamma.

  2. 450.000 euro per dieci falesie lecchesi? Ma se la più grande è un quinto di una falesia di standard europeo! Roba da matti. E quanto dovrebbero allora spendere a Finale o a Rodellar per richiodarne dieci? cinque milioni di euro? Ma chi sono i fenomeni che hanno abboccato? E chi si intasca quei soldi? L’Italia è proprio un paese di furbi e di gonzi. Ma a chi hanno chiesto lumi, al Mac Donald sul lungolago?

  3. Per rifare il sentiero del Nibbio e la base hanno previsto quasi 20000 euro lo hanno anche dichiarato.ho pensato avrà sbagliato il giornalista c’è uno zero di troppo invece è proprio così. L’italia continuerà a perdere terreno perchè siamo italiani e gli italiani appena possono fregano è triste ma è così gli arrampicatori e gli alpinisti non fanno eccezione

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