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Le Guide alpine rispondono a "Popi" Miotti: l'eliski è legale e il collegio rappresenta tutti

MILANO – “Il Collegio Nazionale e i Collegi Regionali delle Guide alpine sono organi di governo e di rappresentanza di tutte le Guide alpine e pertanto sono tenuti a tutelare gli interessi e le attività svolte dalla globalità delle Guide e non solo di una parte. Per questo, il Collegio è tenuto ad accettare le diverse visioni e le diverse scelte professionali purché esse siano rispettose delle leggi e delle norme deontologiche”. Così Cesare Cesa Bianchi e Luca Biagini, presidenti dei Collegi nazionali e regionale lombardo delle Guide alpine, rispondono alla decisione di Giuseppe “Popi” Miotti, nota guida valtellinese, che il 7 gennaio scorso ha rinunciato al titolo di Guida alpina. La decisione era stata presa in seguito a “recenti avvenimenti che mi vedono totalmente alieno dalle posizioni ufficiali (vedi accondiscendenza verso l’eliski) e che considero un po’ come la goccia che fa traboccare il vaso”.

La decisione di Miotti era stata presa anche in conseguenza al patrocinio concesso dal Collegio regionale delle Guide alpine Lombardia alla manifestazione dell’European Freeride Festival in programma tra il 31 gennaio e il 4 febbraio a Livigno. Il Festival è dedicato allo sci fuoripista e comprende una gara, dei workshop sulla sicurezza sulla neve e diverse attività collaterali da svolgersi nell’ambiente della montagna invernale fuori dalle piste battute (terreno d’azione delle Guide alpine appunto), fra cui rientra la possibilità dell’eliski.

“I recenti avvenimenti mi vedono totalmente alieno dalle posizioni ufficiali (vedi accondiscendenza verso l’eliski) che considero un po’ come la goccia che fa traboccare il vaso – aveva scritto Miotti nella lettera indirizzata al Presidente delle Guide alpine italiane Cesare Cesa Bianchi in cui comunicava la sua rinuncia al titolo -. Le distanze che mi separano dall’impostazione che oggi viene data alla nostra figura professionale sono ormai tali che a volte, lo confesso, mi trovo in imbarazzo nel dichiararmi Guida alpina. Per me è un peso rinunciare ad un titolo che è stato ideale di alpinismo e di una montagna vissuta a 360°, col cuore ancor prima che con i mezzi tecnici. Tuttavia ci sono momenti in cui le decisioni vanno prese senza badare troppo alle convenienze e ai sentimentalismi. Ritengo che questo sia uno di quelli. Come ho già avuto modo di dire in più occasioni, la direzione presa diverge molto dalle mie vedute, ma può darsi che sia quella giusta. Non mi permetto di giudicare per altri, ma mi riservo la libertà di decidere per me stesso e quindi ecco il mio passo”.

Heliski (Photo wikipedia commons Darryns)
Heliski (Photo wikipedia commons Darryns)

Al suo gesto nei giorni scorsi hanno risposto unitamente Cesare Cesa Bianchi e Luca Biagini, presidente del Collegio regionale Guide alpine Lombardia, che in un comunicato ufficiale esprimono, oltre al dispiacere per la decisione di Miotti, alcune precisazioni.

“Il Collegio Nazionale e i Collegi Regionali delle Guide alpine sono organi di governo e di rappresentanza di tutte le Guide alpine – dicono i due presidenti -, pertanto sono tenuti a tutelare gli interessi e le attività svolte dalla globalità delle Guide e non solo di una parte. Per questo, proprio perché tutte le Guide alpine vivono la montagna e la professione a 360°, il Collegio è tenuto ad accettare le diverse visioni e le diverse scelte professionali purché esse siano rispettose delle leggi e delle norme deontologiche. Nel caso particolare dell’eliski, bisogna ricordare in primo luogo che si tratta di una pratica consentita dalla legge. Pertanto, al di là dei singolo giudizi di merito, rientra nell’ampio spettro di ciò che le Guide alpine fanno e possono fare con professionalità. Tralasciando atteggiamenti integralisti, sia di totale divieto che di completa liberalizzazione, è auspicabile tuttavia una seria e coordinata regolamentazione di questa attività per far sì che essa continui a esistere nel rispetto degli equilibri delicati e spesso “maltrattati” delle montagne, ma anche delle esigenze di tutto il turismo montano e di chi vive grazie a esso”.

“Infine – rispondono in merito all’evento di Livigno Cesa Bianchi e Biagini -, con riferimento al patrocinio del Collegio Regionale Guide Alpine Lombardia alla manifestazione “European Free Ride Festival”, si ritiene importante evidenziare la presenza delle Guide alpine in una manifestazione dove sono tanti i temi e le attività che vedono nostri colleghi impegnati in prima persona. In generale si ritiene importante che il Collegio Nazionale e i Collegi Regionali facciano il massimo sforzo per essere presenti in ogni evento che riguarda la montagna e le attività di Guide alpine, Accompagnatori di media montagna e Guide vulcanologiche”.

Il “passo” ha sollevato una discussione, soprattutto in merito all’eliski, attività che da sempre suscita opinioni discordanti da parte dei frequentatori della montagna e che, praticandosi in fuori pista e sulla neve, si appoggia alla competenza delle Guide alpine. Su Montagna.tv approfondiremo il tema, facendo parlare i pro e i contro, a partire dallo stesso “Popi” Miotti che chiarirà le ragioni della sua scelta.

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2 Commenti

  1. Leggere le asserzioni di Cesa Bianchi e Biagini in merito alla pratica tutt’altro che etica dell’eliski, par di udire il parlamento italiano disquisire in materia economica: ciò che conta è SOLO e UNICAMENTE il BUSINESS!

  2. Care Guide, vergogna!
    Dovreste essere in grado di discernere – visto il lavoro che fate – che non necessariamente ciò che in montagna è lecito, è anche opportuno che sia fatto…

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