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Bergamo, al Palamonti “l’uomo con le ali”

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BERGAMO — Ha 45 anni, è un piccolo imprenditore di Orino. Molti anni fa un incidente motociclistico lo privò di una gamba. Ma l’amore per la montagna e la volontà di continuare a scalare ne hanno fatto un grande alpinista. Il Palamonti di Bergamo dedica a Oliviero Bellanzani una serata dal titolo “L’uomo con le ali” , venerdi 10 marzo alle 21.

L’incidente accadde il 5 febbraio del 1977. Ma sei mesi dopo il curriculum alpinistico di Bellanzani riprendeva  velocemente quota. Con le prime camminate: il Monte Nudo in Valcuvia, poi il Resegone e la Grigna Meridionale.
 
Oliviero non ha mai smesso di allenarsi, una forza di volontà senza eguali che lo ha portato sempre più su fino ad arrivare a scalare anche le impegnative vie del Monte Bianco e del Monte Rosa. Salite di un certo impegno tecnico e fisico come la via degli Svizzeri al Grand Capucin e gli oltre quattromila metri delle vette della Punta Gnifetti nel Monte Rosa e del Dente del Gigante.
Un’attività che pare lontana dall’arrestarsi.  E un sogno nel cassetto: la salita della vetta più alta dell’Africa, il Kilimanjaro.

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