MOSCA, Russia — “La spedizione al K2 è chiusa. Ho un profondo rispetto per tutti gli amici e anche le persone che non conosco, chiunque nella comunità alpinistica mi abbia supportato. Grazie davvero! Ma il peso della sorte è più pesante di quanto vorremmo a volte. Non è bene focalizzarsi fissarci sulle sfortune, ma continuare ad andare avanti, e sperare per le prossime vittorie”. Questo il messaggio di Denis Urubko postato dall’alpinista direttamente sul suo blog nel giorno di Natale. Niente K2 per quest’inverno quindi.
L’avventura è finita ancora prima di iniziare. Nonostante l’ottimismo espresso nei giorni scorsi da Urubko, il kazako e i suoi compagni Adam Bielecki e Alex Txikon non voleranno in Cina a tentare di aprire una via nuova sulla Nord del K2 e compiere al contempo la prima invernale nella storia dell’ottomila.
La comunicazione che ha posto fine ad ogni speranza è arrivata via mail proprio ieri, nel giorno di Natale. Urubko l’ha ripubblicata sul suo blog rendendo ufficiale la notizia.
“Caro Denis – recita il testo -, sono molto dispiaciuto nell’informarti che il tuo permesso è stato rifiutato dal governo dello Xinjiang in quanto ‘per via degli eventi terroristici verificatisi nello Xinjiang, la situazione attuale non è sicura per gli stranieri in questa regione; vi suggeriamo di tornare più avanti quando la situazione sarà migliore per il turismo e le spedizioni alpinistiche’.
Abbiamo tentato di spiegare loro che sareste andati direttamente sulla montagna, senza fermarvi nelle città, ma non abbiamo trovato un accordo. Quindi ti informo ufficialmente che abbiamo dovuto cancellare i vostri programmi, speriamo di collaborare di nuovo con te in un altro momento”.
Annullata dunque l’invernale al K2, gli occhi rimangono tutti puntati sul Nanga Parbat, dove le spedizioni sono già in fase di partenza. Domani 27 dicembre volerà in Pakistan anche Daniele Nardi, che insieme ad Elisabeth Revol sarà impegnato nel tentativo di prima invernale.