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Simone Moro pronto ad una nuova sfida: progetto “segreto” per la seconda metà dell’inverno

simone moro durante endurance trail
Simone Moro durante l’Endurance Challenge, oltre metà gara (Photo courtesy S. Moro)

BERGAMO — “Andrò di nuovo a fare una spedizione invernale. Ma non si tratta nè di K2 nè di Nanga Parbat. Il piano è ancora strettamente confidenziale, ma succederà presto. Sarà nella seconda parte dell’inverno”. Con queste parole Simone Moro ha parlato dei suoi progetti per l’inverno pochi giorni fa, mentre si trovava negli Stati Uniti per correre l’Endurance Challenge di The North face.

Moro ha semi-svelato i suoi imminenti progetti alpinistici in una intervista oltreoceano con Tina Sjogren per Explorersweb. Ma non ha voluto ancora svelare la destinazione. “Della spedizione non dico ancora nulla – ci ha confermato ieri -. Non è segreta, è solo “tranquilla”. Le attenzioni vanno ora date giustamente al K2 e al Nanga Parbat, due sfide importanti che stanno per partire, e non a me che parto solo tra due mesi”.

Moro si trovava negli Stati Uniti per partecipare, come ogni anno, all’Endurance Challenge di San Francisco, organizzata dalla The North Face, che ormai da anni è il suo principale sponsor. Una gara di trail running che si svolge nelle Marin Headlands, e che fa parte di un circuito composto da diverse gare in Nord America.

“Negli ultimi 3 anni è stato il mio allenamento finale prima della spedizione invernale – ha detto Moro -. E’ una bella gara, corribile, ma quest’anno super fangosa e per me non è andata benissimo: dopo 50km un concorrente mi è caduto davanti in discesa e per evitarlo ho preso una contrazione all’adduttore destro. Da quel punto non mi sono voluto ritirare ma ho dovuto camminare fino all’arrivo ossia al Km 84”.

Secondo alcune nostre fonti, la destinazione della prossima spedizione di Simone Moro potrebbe essere in Nepal, in compagnia di un altro grande nome dell’alpinismo odierno, con cui di recente ha spesso fatto cordata. Non si tratterebbe quindi di un tentativo di prima invernale. Ma l’alpinista bergamasco non conferma nè smentisce la notizia, dicendo di non voler commentare prima della presentazione ufficiale. Non resta dunque che aspettare, e nel frattempo assistere alle grandi sfide in partenza sugli ottomila che ancora non hanno mai visto una salita durante i mesi invernali: K2 e Nanga Parbat.

Sul K2, dal versante Nord, tra pochi giorni inizierà infatti la sfida dell’amico Denis Urubko, con cui Moro ha compiuto le prime invernali al Makalu e al GII. Urubko tenterà con Adam Bielecki, Alex Txikon e altri due alpinisti. Quest’inverno quindi i due alpinisti saranno separati. “Mia moglie, subito dopo l’invernale al GII, ha avuto un brutto presentimento verso l’invernale al K2 – ha confessato Moro a Explorersweb -. Ha sentito che sarei morto su quella montagna. Siccome in passato ha avuto ragione su queste cose, non voglio rischiare. I pericoli ci sono, e sono fermamente convinto che dobbiamo ascoltare il nostro istinto”.

Sul Nanga Parbat a tentare la prima invernale ci saranno invece Daniele Nardi, con Elisabeth Revol, Roberto Delle Monache e Tomasz Mackiewicz, e un team di 4 alpinisti di San Pietroburgo: Nickolay Totmjanin, Valery Shamalo, Serguey Kondrashkin e Victor Koval.

Simone Moro ha salito in prima invernale tre ottomila: lo Shisha Pangma nel 2005, il Makalu nel 2009 con Urubko e il Gasherbrum II nel 2011 con Urubko e Cory Richards.

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