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Adotta una mucca e salva gli alpeggi

TRENTO — "Adottare una mucca" per salvaguardare le malghe e i pascoli d’alta quota. Questa la stravagante iniziativa presa in Valsugana e al Lagorai per proteggere i loro più fedeli "turisti stagionali". Con una piccola cifra annuale ognuno salverà la sua "mucca a distanza".

Le mucche che d’estate frequentano gli alpeggi della Valsugana e del Lagorai fanno un latte migliore, più buono e ricco. Questo perchè i pascoli d’alta quota offrono loro una "dieta stagionale" più nutriente, a base di erbe officinali ed aromatiche.   
 
Ma i prodotti caseari non sono l’unica ragione per cui valga la pena preservare il tradizionale peregrinaggio bovino sulle Alpi. "L’universo-malga" infatti, è la testimonianza attiva e vivente di un’esistenza sana e dai ritmi antichi. Proteggere il loro ambiente, significa valorizzare l’intero territorio e le popolazioni "umane" che lo abitano.
  
Con queste finalità è nato nel 2005 il progetto "adotta una mucca", arrivato ormai alla sua quarta edizione. Chiunque può partecipare, basta versare una quota annuale di 60 euro: la "familgia adottiva" riceverà a casa la carta d’identità della mucca scelta, completa di foto e informazioni interessanti sulla vita del bovino.
    
Di ogni quota 50 euro verranno versate alla malga che si prenderà cura dell’animale, mentre i rimanenti 10 serviranno a finanziare progetti speciali per i bambini.
   
Chi adotta una mucca poi, avrà anche un ringraziamento "goloso". Ricevarà infatti in omaggio alcuni prelibati prodotti caseari ad una condizione però: che vada a ritirarli direttamente in malga, per far la conoscenza del malghese e della propria "figlioccia".
 
 
 
Valentina d’Angella

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