Arrampicata

Beber e Banal aprono “C’era una volta il West”, una via dal sapore romantico

Beber e Banal su C'era una volta il west
Beber e Banal su C’era una volta il west

PINZOLO, Trento – Niente radicalismi, ma convivenza di stili diversi, anzi agli antipodi: il trad e gli spit. E’ questo che caratterizza la via “C’era una volta il West”, aperta nel luglio 2014 da Alessandro Beber e Simone Banal su cima Susat, nelle Dolomiti di Brenta. Una via che Beber definisce dal “sapore romantico” perché mette insieme il passato e il presente: è attrezzata a spit ma richiede l’utilizzo di friends nei tratti in fessura. Di seguito il suo racconto.

“La Val d’Ambiez, nella parte meridionale del gruppo di Brenta, è famosa per la qualità della roccia, tra il miglior calcare dell’intero arco alpino, e per essere stata la culla dell’alpinismo sportivo in Italia, con le prime vie aperte con il trapano dal basso ad opera di Danilo Bonvecchio e Rolando Larcher, a fine anni ’80.

La cima Susat poi è probabilmente la guglia più estetica dell’intera valle: la sua parete Est è relativamente piccola, ma ricca di storia, e conserva le tracce di diversi fuoriclasse di epoche differenti: Armani, Steinkotter, Sebastiani, oltre al già citato Bonvecchio.

Ripetendo queste vie preesistenti, con l’amico Simone Banal abbiamo individuato una possibilità per una via nuova, e abbiamo scelto uno stile che fosse in sintonia con la storia della parete e che potesse rappresentare al meglio il momento attuale, almeno dal nostro punto di vista.

Niente radicalismi quindi, ma una miscellanea di due approcci agli estremi, per dimostrare che Trad e Spit possono convivere senza stonare. La via si chiama appunto “C’era una volta il West”, perchè anche se si tratta di un itinerario di stampo sportivo, abbiamo voluto lasciarle un certo sapore romantico a cui siamo affezionati!”

Ale Beber

 

Cima Susat, Val d’Ambiez – “C’era una volta il West”
primi salitori: Alessandro Beber e Simone Banal,luglio 2014
lunghezza: 300 metri
difficoltà: 7b+ (7a obbligatorio)

 

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2 Commenti

  1. Tutto bello però dalla premessa sembra una novità ma non lo è. Spit e Friend li ha usati Koller dalla Via Italia in poi e prima di lui Martin Scheel in Svizzera. Su calcare, su granito anche da prima

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