AlpinismoAlta quota

Nanga Parbat d’inverno: partono i russi e Daniele Nardi, nel suo team anche Tomasz Mackiewicz

Nanga Parbat il versante Diamir (Photo diamir.de)
Nanga Parbat il versante Diamir (Photo diamir.de)

SEZZE, Latina — Torna al Nanga Parbat Daniele Nardi, per il terzo inverno di fila. L’obiettivo, almeno da programmi, rimane quello dell’anno scorso, ovvero aprire una via nuova lungo lo Sperone Mummery sulla parete Diamir. Questa volta l’alpinista di Sezze non sarà da solo: ci saranno infatti anche Elisabeth Revol, già sua compagna nella prima invernale del 2013, Roberto Delle Monache, che si occuperà dei video e della logistica, e Tomasz Mackiewicz, il polacco che da anni tenta l’invernale dell’8000. Ci saranno poi sulla montagna anche 4 alpinisti di San Pietroburgo che hanno annunciato la loro spedizione: sono Nickolay Totmjanin, Valery Shamalo, Serguey Kondrashkin e Victor Koval.

Daniele Nardi ha annunciato il ritorno al Nanga Parbat direttamente sul suo profilo Facebook. “Ci siamo – scriveva l’8 novembre -. La nuova spedizione, la nuova sfida è vicina. Tra 40 giorni partirò per: Nanga Parbat Winter Expedition 2015”. Lo abbiamo contattato e ci siamo fatti raccontare i dettagli della spedizione: la settimana prossima pubblicheremo su Montagna.tv la sua intervista integrale.

Nel frattempo ci ha confermato che l’intenzione è quella di tornare sullo Sperone Mummery a completare la nuova via di salita fino alla cima del Nanga Parbat. Le novità invece si trovano nel team, che quest’anno vedrà un ritorno di Elisabeth Revol, la partecipazione dell’abruzzese Roberto Delle Monache e del forte alpinista polacco Tomasz Mackiewicz, che solo l’anno scorso si era fermato a 7200 metri del versante Rupal insieme a David Göttler.

Altra novità di quest’anno, Nardi ha lanciato un crowdfunding per sostenere la sua spedizione: se dovesse arrivare in cima porterà con sé l’Alta Bandiera dei Diritti Umani. “Solo 10 mesi fa mi sono dovuto fermare a 6000 metri per le cattive condizioni meteo ma da quel giorno il mio pensiero è rimasto lì, in Pakistan – scrive Nardi su Facebook -. Mesi di allenamento e sacrifici per raggiungere il sogno di arrivare vetta d’inverno. Quando sarò sulla vetta del Nanga Parbat, potrò contare solo sulla forza delle mie mani, sulla tenuta delle mie gambe e sulla forza di volontà della mia testa ma ora ho bisogno del coinvolgimento di tutti voi. Una forza di gruppo, un gruppo di amici e amanti della montagna, che mi permetteranno di arrivare a gennaio con la forza e la consapevolezza che la vetta, in inverno, è veramente raggiungibile. Ti invito a visitare il sito www.socialstart.com dove è iniziata la campagna #scaliamoinsieme a Daniele Nardi”.

Questo inverno al Nanga ci sarà un’altra spedizione, quella dei russi, impegnati probabilmente sullo stesso versante Diamir e in partenza dalla Russia il 22 dicembre. Attualmente dei loro programmi si sa ben poco, ma l’annuncio arriva direttamente dal sito Russianclimb.com e i nomi sono di quelli noti nel panorama internazionale dell’alpinismo himalayano. I 4 alpinisti, provenienti da San Pietroburgo, sono Nickolay Totmjanin, Valery Shamalo, Serguey Kondrashkin e Victor Koval. In particolare Totmjanin e Shamalo avevano preso parte alla spedizione al K2 del 2012. Nickolay Totmjanin, come ricorda il sito Desnivel, è andato in cima al K2 nel 2007 con la spedizione russa che ha aperto una via sulla Ovest del K2. Sempre lui faceva parte del team che nel 2004 ha salito la Nord dello Jannu (la cima di 7710 metri affianco al Kangchenjunga), una via premiata nel 2004 con il Piolet d’Or.

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2 Commenti

  1. Meno male quest’anno niente una grande famiglia direttamente dal campo base. Tomasz Mackiewicz è un treno, magari Nardi dietro ce la fa

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