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Alpinista sopravvive 12 giorni all’addiaccio
TOKYO, Giappone — Mangiava neve, sale e qualche pillola. Così è sopravvissuto per 12 giorni all’addiaccio un alpinista giapponese di 55 anni, che due settimane fa si era perso sulle montagne e poi è miracolosamente ricomparso in un comprensorio sciistico della sua nazione.
Masayuki Nakamura, questo il nome dell’highlander giapponese, si era perso durante un’escursione sull’Azuma mountain range, 250 chilometri a nord di Tokyo. Doveva stare via quattro giorni, e invece non è più tornato.
Una sorpresa lo ha colto a metà dell’escursione e l’uomo ha completamente perso l’orientamento. Passata la bufera, ha cercato di tornare a casa ma ci ha messo quasi dieci giorni. Finite le provviste, si è tenuto in vita grazie alla neve, all’acqua di qualche ruscello e al sale e alle pillole che aveva nello zaino.
Ma quello che gli ha davvero salvato la vita è la tenda che aveva con sè, dove ha potuto passare quelle gelide notti. Altrimenti, le rigide temperature invernali e la neve lo avrebbero presto condotto all’assideramento.
Subito portato all’ospedale, gli sono stati diagnosticati soltanto dei congelamenti non gravi. Ma lo spavento è stato tanto "Sono un immaturo – ha commentato l’alpinista, che ha un’esperienza di 25 anni -. Non andrò mai più in montagna".