AlpinismoAlta quota

Shisha Pangma: Böhm, Haag e Zambaldi tentano di nuovo. Con loro c’è anche Ueli Steck

Ueli Steck, Sebastian Haag e Benedikt Böhm
Ueli Steck, Sebastian Haag e Benedikt Böhm

LHASA, Tibet — Secondo tentativo di salita alla vetta dello Shisha Pangma per Benedikt Böhm, Sebastian Haag e Andrea Zambaldi. I tre alpinisti della “Double 8 Expedition”, che prevederebbe la salita dello Shisha e del Cho Oyu in una settimana di tempo con trasferimento in mountain bike tra un campo base e l’altro, sono diretti verso la cima. Con loro sta salendo anche Ueli Steck: “sono inciampato nella loro ambiziosa impresa – ha dichiarato lo svizzero – e l’ho trovata davvero cool”.

Benedikt Böhm ha lasciato il campo base avanzato con Ueli Steck intorno alle 14 ora locale. Sebastian Haag invece li attende a campo 1, posto a 6.300 metri, dove è salito ieri. Infine Andrea Zambaldi è già al campo 2, a 7.000 metri. Per i 3 si tratta di un secondo tentativo, visto che il primo, compiuto il 13 settembre, si era fermato a quota 7700 per la tanta neve e sotto la bufera. Gli alpinisti hanno con loro gli sci, ma non sappiamo al momento se li useranno per tutta la discesa.

Questa volta con loro sta salendo anche Steck, non è noto se da solo o con la moglie. L’alpinista svizzero ha già salito in passato lo Shisha Pangma, tra l’altro in un tempo eccezionale, quello di 10 ore e 30 minuti. “Sono inciampato nella loro ambiziosa impresa – ha detto Steck, secondo quanto riferisce il team Synafit -, due 8000 in 7 giorni, muovendosi in mountain bike da un campo base all’altro, e l’ho trovata davvero ‘cool’… al momento affrontare un 8000 per la via normale non è più una cosa ‘eccezionale’, sta diventando un’impresa quasi commerciale…salire come fanno loro è una vera sfida fisica”.

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