Alpinismo

S. Moro: conto alla rovescia per il Broad

Broad Peak d'inverno (foto Simone Moro)

BERGAMO — Mancano dieci giorni alla partenza di Simone Moro per il Broad Peak. Lassù l’alpinista bergamasco tenterà siglare la prima salita invernale dell’ottomila e dell’intero Karakorum. Senza ossigeno e senza portatori d’alta quota.

"Partirò il 30 dicembre – racconta l’alpinista – e rientrerò il 17 marzo, spero con la vetta in tasca. Nessuno dei cinque 8000 del Pakistan è stato ancora salito in inverno: vediamo se questa volta abbiamo più fortuna…"

Moro sarà da solo con il compagno di cordata Shaheen Baig: lo stesso con cui l’anno scorso è arrivato a 7.150 metri, sempre tentando l’invernale al Broad Peak.

Come un anno fa, Moro e Baig saliranno lungo la cresta ovest del Broad Peak verso campo 1, posto a 5.600 metri. Attraverseranno dei pilastri di roccia puntando alla parte alta del ghiacciaio, fino a campo 2 e campo 3. E dopo aver raggiunto il passo, dovranno affrontare un pericoloso ed esposto ultimo sperone, dove le condizioni variano sensibilmente di anno in anno.

Le condizioni che attendono la spedizione in Karakorum, però, sono tutt’altro che facili. Sembra infatti che sul ghiacciaio Baltoro sia caduta una straordinaria quantità di neve portata da una serie di bufere che si sono abbattute nei mesi scorsi sulla regione.

A ciò si aggiungano tutte le difficoltà tecniche della salita al Broad Peak e quelle ambientali di un’invernale ad alta quota: giornate corte, freddo intenso, condizioni meteo imprevedibili e temperature estremamente basse.

Ma l’avventura non spaventa l’alpinista bergamasco, che ha alle spalle una vasta e gloriosa esperienza di spedizioni invernali. Nel suo curriculum troviamo infatti ben otto salite durante la stagione più fredda, a cominciare dalle Ande, nel 1993, con la vetta dell’Aconcagua e del Cerro Mirador.

Poi è stata la volta dell’Annapurna, nel 1997, con la tragica valanga che travolse Anatoli Boukreev. Nell’inverno del 2001 Moro ha salito il Marble Wall, nel Tien Shan; nel 2003/2004 ha tentato lo Shisha Pangma, che poi è riuscito a salire l’inverno successivo insieme a Piotr Morawski. Con questa salita Moro è diventato l’unico alpinista non polacco a mettere la firma su una salita invernale su un ottomila.

Nel 2006 ha tentato un’invernale al Cerro Torre e l’anno scorso quella al Broad Peak, che quest’anno ha tutte le intenzioni di intascare. Noi, ovviamente lo seguiremo passo passo. Dandovi aggiornamenti in tempo reale sulla spedizione con immagini e video direttamente dal Karakorum.

Sara Sottocornola

Foto courtesy Simone Moro

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