AlpinismoAlta quota

Himalaya, tre italiani verso il Cho Oyu

Alberto Pacellini e Alice Cavallera e Nicola Bonaiti
Alberto Pacellini e Alice Cavallera e Nicola Bonaiti

CUNEO — Partirà sabato 30 agosto la spedizione dei piemontesi Alice Cavallera e Alberto Pacellini e del veneto Nicola Bonaiti sulla sesta montagna più alta del mondo,il Cho Oyu, 8.201 metri in Tibet. L’arrivo in cima è atteso per la fine di settembre e l’inizio di ottobre.

I tre alpinisti arriveranno a Kathmandu, la capitale del Nepal, il 30 agosto e dopo qualche giorno, necessario per le varie formalità burocratiche, cominceranno l’avvicinamento alla montagna. Affronteranno la prima parte del tragitto in pullman e jeep passando per le città di Zhangmu, Naylam e Tingri. Da lì inizieranno una serie di trekking che si concluderanno il 12 settembre, con l’arrivo al campo base del Cho Oyu, a 5.700 metri. A quel punto comincerà l’ascensione, che prevede di allestire tre campi d’alta quota (rispettivamente a 6.400, a 6800 e a 7400 metri) per raggiungere gli 8.201 metri della vetta.

Giunti al campo base, i tre alpinisti avranno diverse settimane a disposizione per acclimatarsi e per salire in cima, senza il supporto di guide né di bombole d’ossigeno. Durante le prime salite, necessarie ad allestire i campi d’alta quota, Alberto Pacellini e Alice Cavallera valuteranno se affrontare la discesa dalla cima con gli sci.

L’arrivo in vetta dei tre scalatori è atteso per la fine di settembre e l’inizio di ottobre.

Info www.23gradinord.com

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