
VIPITENO, Bolzano — Acqua e aria. Sono le uniche sostanze necessarie ad Ecostick, l’ultimo ritrovato per l’innevamento artificiale creato dall’azienda altoatesina Nivis. L’innovativo oggetto a forma di lancia permetterebbe quindi di ridurre i costi per imbiancare le piste il cui il manto nevoso, ottenuto dalle nevicate, non è sufficiente per l’utilizzo da parte degli appassionati di montagna.
L’innevamento delle piste è un annoso problema che i comprensori sciistici devono continuamente affrontare. L’aumento delle temperature e la variazione delle precipitazioni nevose nonchè della quantità di neve caduta alle varie quote costringe un numero sempre maggiore di gestori a ricorrere all’innevamento artificiale. Questo metodo diventa però di anno in anno più dispendioso e, in molti casi, dannoso per l’ambiente montano.
Negli ultimi anni sono nati numerosi studi e ricerche da parte di aziende di tutto il mondo al fine di trovare una soluzione che possa portare neve artificiale in quota, riducendo al minimo i costi e utilizzando energie rinnovabili. Una possibile soluzione è stata presentata negli scorsi mesi da Nivis, un’azienda altoatesina con sede a Vipiteno.
L’azienda, dopo un lungo lavoro di ricerca, ha creato Ecostick. Si tratta di un oggetto a forma di lancia che è fissato nel terreno a bordo pista e dall’estremità più alta diffonde la neve artificiale nella zona circostante. L’acqua è pompata all’interno in modo da arrivare ad una pressione sufficiente per risucchiare l’aria esterna, necessaria ad un iniettore, studiato sempre dall’azienda, per trasformare la “miscela” in fiocchi bianchi.