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Italia: un Paese a rischio frane

ROMA — Abitate a ridosso delle montagne? O dovete costruire una casa? Attenti: il 70 per cento dei comuni italiani è colpito da frane. Il preoccupante dato sul dissesto idro-geologico del territorio italiano è stato diffuso oggi dall’Apat, Regioni e Province Autonome, che ha presentato a Roma il suo studio "Inventario dei Fenomeni Franosi in Italia".

Secondo i dati contenuti nel rapporto, sono ben 470 mila le frane che hanno interessato il territorio italiano negli ultimi cinquant’anni, con il triste bilancio di 2.552 vittime e per un totale di circa 20mila chilometri quadrati di terreno crollato.
 
E la situazione è preoccupante su tutto il territorio italiano: ben 5.596 comuni sugli 8.101 esistenti hanno sperimentato disastri idrogeologici, alcuni anche più volte. Ad oggi, oltre quattromila sono classificati tra quelli più a rischio.
 
Secondo gli scienziati che si sono occupati del progetto, alla base del problema vi è la morfologia del territorio italiano, che per il 75 per cento è costituito da rilievi montani e che in molti punti presenta rocce affioranti, come in Val Fiscalina dove qualche settimana fa si è verificato l’ultimo, enorme, crollo franoso.
 
Ma a determinare i crolli subentrano due cause: il clima, perchè le frane si verificano più che altro a seguito di precipitazioni intense o eccezionali. E poi l’azione dell’uomo, che con tagli stradali, scavi e urbanizzazione "selvaggia" rende instabile il terreno.
 
Grazie a questi dati, accessibili online insieme alle foto e ai relativi filmati, sarà possibile pianificare più correttamente il territorio e le infrastrutture.
 
 
I dati sulle frane sono visibili dal sito www.sinanet.apat.it/progettoiffi

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