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Parco Everest: acqua potabile in arrivo

KATHMANDU, Nepal — Quando tutto sarà completato, tutti i 50 alberghetti familiari di Namche bazar, nella celebre Valle del Khumbu avranno finalmente l’acqua potabile. Questo grazie all’iniziativa del Comitato Ev-K2-Cnr che ha messo in piedi e finanziato un piano per dotare i lodge di impianti di purificazione dell’acqua, notoriamente inquinata.
Al progetto collobora anche il Sagarmatha pollution control committe (Spcc) l’organismo nepalese che si occupa di smaltimento e riciclaggio dei rifiuti nella regione del Khumbu e nel Parco del Sagarmatha (meglio noto come Parco dell’Everest).
Il primo potabilizzatore è stato montato nei giorni scorsi allo Sherpa Land Hotel, un moderno lodge di Namche Bazar, ed ora dovrà passare l’esame del primo inverno nepalese. Stando ai programmi, la prossima primavera verranno montati altri 12 impianti in altrettanti lodge, estratti a sorte fra i 50 della localita’ himalayana.
Se tutto filerà liscio, entro due anni tutti i lodge di Namche Bazar dovrebbero avere acqua potabile. I purificatori hanno un costo ciascuno di circa 400 dollari, al quale partecipano gli albergatori di Namche.
L’obiettivo – nobile quanto concreto – è di rendere potabile l’acqua fornita dagli alberghetti della zona, spesso inquinata da microrganismi e colibatteri. Il che consente di risolvere un altro annoso problema: quello delle migliaia di bottiglie di plastica disperse nella Valle del Khumbu.
I turisti, infatti, non trovando acqua potabile, fanno ampio uso di acqua imbottigliata, che finisce per diventare una bomba ecologica. Stando alle stime, ogni anno le spedizioni di trekking si lascerebbero alle spalle circa 100 tonnellate di bottiglie di plastica non riciclabile.