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Kangchenjunga sud, in vetta anche Nives Meroi e Romano Benet

Nives Meroi e Romano Benet (Photo courtesy nivesmeroi.it)

KATHMANDU, Nepal — Nives Meroi e Romano Benet sono andati in cima al Kangchenjunga il 17 maggio. Lo riferisce il blog della sorella di Nives, Leila Meroi, che informa delle vetta toccata intorno alle 12 di sabato. Un bellissimo ritorno sulle montagne più alte della terra per i coniugi dell’alpinismo italiano, che con questo raggiungono il loro 12esimo ottomila senza ossigeno.

Il Kangchenjunga è una montagna che riveste forse un significato particolare nella storia alpinistica di Nives Meroi e Romano Benet. Qui nel 2009 Benet si era sentito male ad oltre 7000 metri: alcuni malesseri, che l’alpinista si trascinava da tempo, peggiorarono di colpo in quota. Lui voleva che la moglie arrivasse comunque in cima, ma Nives si rifiutò. “Abbiamo sempre scalato insieme, salire da sola non avrebbe senso” spiegò più tardi. Tornarono a casa, e insieme intrapresero il difficile cammino di terapia durato diversi mesi.

A Benet era stata diagnosticata un’aplasia midollare severa e per guarire dovette subire 2 trapianti di midollo osseo e un lungo periodo di isolamento. Poi la guarigione, nel 2011 il ritorno all’alta quota e nel 2012 allo stesso Kangchenjunga, dove però non riuscirono ad arrivare in vetta. Non è andata così quest’anno, visto che la sorella ha potuto annunciare ieri sul suo blog la cima raggiunta da Meroi e da Benet il 17 maggio: è il loro 12esimo ottomila senza ossigeno, ora mancano solo Annapurna e Makalu.

I due coniugi hanno mantenuto il massimo riserbo sulla spedizione finora, e non si hanno al momento altre notizie. Lo scorso fine settimana, oltre a loro, a Carlos Soria e a Marco Camandona, sono andati in vetta al Kangche da sud anche il finlandese Samuli Mansikka, secondo Explorersweb scalando senza ossigeno, Martín Ramos e Jorge Egocheaga, quest’ultimo al suo 13esimo ottomila (mancandogli ora solo il K2).

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