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Un alpinismo titanico, la storia di Riccardo Bee

Riccardo Bee, un alpinismo titanico - copertina
Riccardo Bee, un alpinismo titanico – copertina

Capita raramente di leggere una storia umana d’alpinismo tanto emozionante da lasciare alla fine una sensazione di profonda amarezza, come quella che si incontra nel volume di Marco Kulot e Angela Bertogna, dal titolo “Riccardo Bee – Un alpinismo titanico”. Non è tuttavia merito dei due bravi autori se le oltre 200 pagine del libro tengono sempre avvinti al racconto con interesse immutato, anche se va loro attribuita la capacità non comune di aver trasferito alla perfezione la personalità e le sensazioni del protagonista, che pure, per motivi anagrafici, non hanno potuto conoscere.

Chi ama l’alpinismo deve riconoscere loro anche un ringraziamento speciale, perché con un impegno difficile che non si è potuto giovare di nessun scritto autobiografico, hanno riproposto alla memoria un personaggio e le sue titaniche imprese che sono state compiute per pura passione e pertanto con un’incredibile modestia nel presentarle, tanto che lui stesso non è mai stato messo nella piena intensità di luce che gli era dovuta e che, a distanza di tre decenni dalla sua scomparsa, si stava forse spegnendo.

Venire ora a conoscerlo come lui era sia nella sua realtà alpinistica ed umana, oltre naturalmente a quello che di straordinario è riuscito a fare Riccardo Bee sulle sue Dolomiti, serve certamente a dare una benefica boccata di ossigeno alla causa del più genuino alpinismo, mentre certamente dice anche una parola chiarificatrice sull’eterno dilemma che ci affligge quando cerchiamo di definire in che cosa consistano veramente l’alpinismo e l’arrampicata.

 

Renato Frigerio

 

Titolo: “Riccardo Bee, un alpinismo titanico”
Autore: Marco Kulot e Angela Bertogna
Casa editrice: Edizioni Versante Sud – Collana “I Rampicanti”
Pp. 240 – 12 tavole b/n
Costo 19 euro

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