AOSTA — Il Cristo delle Vette scenderà a valle. L’imponente statua che domina da più di 50 anni il Monte Rosa dalla vetta del Balmenhorn, dovrà momentaneamente trasferirsi per essere restaurata a Verrè, in provincia di Aosta.
Emblema inconfondibile delle montagne della Val d’Aosta, la statua era stata posata nel 1955 sul Balmenrhon, a 4.167 metri d’altitudine, come simbolo di "fratellanza tra le genti di montagna". Le estreme condizioni climatiche, però, nel corso degli anni hanno messo a dura prova il bronzo di cui è costituito il Cristo: i lavori di restauro, previsti da tempo, sono finalmente iniziati.
Il Cristo delle Vette è stato smontato il 20 agosto da un gruppo di guide e operai, così da rendere più agevoli i lavori di trasporto. Il corpo è stato subito condotto a valle, mentre la testa è rimasta custodita nel rifugio Mantova.
Domenica 9 settembre, una processione accompagnerà la testa del Cristo dal rifugio Mantova a Gressoney, dove si terrà una celebrazione per l’evento. Durante la processione, il capo della statua verrà portato a spalla dalle guide alpine della Valle d’Aosta e da alcuni degli alpini della Scuola militare alpina di Aosta, gli stessi che nel 1955 la trasportarono fin sulla vetta del Balmenhorn. Per l’impresa, impiegarono 12 giorni, utilizzando muli e barche per attraversare il lago Gabiet.
La statua, alta 4 metri e pesante 6 quintali, è un dono votivo dell’artista Alfredo Bai, ex-partigiano che a dieci anni dalla fine del conflitto mondiale decise di consegnare ai popoli della montagna un simbolo di unione e pace.
Nel 2005, in occasione del cinquantenario della collocazione del Cristo, è stato anche istituito un gemellaggio tra i comuni valdostani che si sono occupati della statua, Gressoney Saint-Jean e La Trinité, e il comune di Camogli e al centro subacqueo "Duilio Marcante", dove si trova il Cristo degli Abissi.
Candida Cereda
