News

Orso in Trentino, rapporto 2013 e primi risvegli dal letargo

Orso M6 esce dalla sua tana, evidenziata dal cerchio nero, per le prime passeggiate dopo il letargo invernale (Photo  A. Caliari courtesy of Archivio Servizio Foreste e fauna PAT)
Orso M6 esce dalla sua tana, evidenziata dal cerchio nero, per le prime passeggiate dopo il letargo invernale (Photo A. Caliari courtesy of Archivio Servizio Foreste e fauna PAT)

TRENTO — É stato pubblicato il Rapporto Orso 2013 della Provincia Autonoma di Trento (Pat). Si stima che i plantigradi non superino i 50 esemplari nella zona, ma alcuni sono stati avvistati durante l’inverno nel periodo in cui dovrebbero essere in letargo.

Per il settimo anno consecutivo l’Ufficio Faunistico del Servizio Foreste e Fauna ha redatto il Rapporto Orso. Si tratta di un documento che riassume le attività dei plantigradi nella Provincia Autonoma di Trento (Pat) e il monitoraggio effettuato dai tecnici. Nel 2013 la popolazione degli orsi è stimata tra i 40 e i 49 esemplari. Sono stati considerati presenti nel territorio trentino – perchè avvistati o perchè è stato rinvenuto del materiale biologico – 40 esemplari di cui 18 maschi, 21 femmine e 1 di sesso non determinato.

Dei 39 orsi identificati, 32 gravitavano solo nella provincia, mentre 7 si sono spostati nelle regioni limitrofe. É certo che durante l’anno si sono riprodotte 2 femmine, per un totale di 3 cuccioli a fronte dei 17 del 2012. Di negativo è da evidenziare anche il primo atto di bracconaggio in Val di Rabbi, avvenuto durante il mese di settembre con l’uccisione di M2.

Nel frattempo il monitoraggio è continuato durante l’inverno, nonostante sia notoriamente il periodo in cui gli orsi vanno in letargo. Un giovane esemplare è però rimasto attivo in val di Gresta, dove avrebbe procurato qualche danno. Durante l’ultima parte del mese, inoltre, sono iniziati i cosiddetti movimenti post letargici, documentati da orme sulla neve, riprese delle fototrappole e dati dei radiocollari.

Proprio grazie ad un radiocollare, i tecnici del Servizio Foreste e Fauna hanno seguito le prime uscite di M6 che stava svernando ad oltre 1900 metri di quota sul versante orientale del Monte Gaggia. Il 20 febbraio è uscito dalla tana e in meno di un’ora si è spostato di circa 2 chilometri per riprendere la sua attività stagionale.

Photo e news: http://www.orso.provincia.tn.it/novita/

Tags

Articoli correlati

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Back to top button
Close