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Incendi: l’emergenza non si placa

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ROMA — Centrosud ancora nella morsa del fuoco. I canadair sono all’opera in molte regioni della penisola, ma lo stato d’emergenza non si placa. Troppe le richieste di intervento e la Protezione civile non riesce a soddisfarle tutte.

Dalle prime ore dell’alba tutti i mezzi della Protezione civile e dei vigili del fuoco sono in azione per cercare di domare le fiamme che ormai da giorni divorano il patrimonio boschivo del Centro e del Sud Italia.
 
Le richieste di intervento questa mattina ammontano già a 30, ma di questi roghi molti sono attivi da ieri sera: con l’arrivo del buio infatti, le operazioni di spegnimento sono state interrotte perchè di notte è impossibile agire in condizioni di sicurezza per i velivoli.
 
Agli incendi di oggi si sommano quindi quelli non ancora spenti dai giorni scorsi. Ieri è stata davvero una giornata nera: 71 il totale dei roghi, ma le operazioni condotte sono state solo 55: la precedenza è stata data agli incendi scoppiati nelle vicinanza di centri abitati, infrastrutture o stabilimenti industriali.
 
Nel Piceno 120 famiglie sono state allontanate dalle loro abitazioni, e anche in Sardegna, nelle Marche e nel Lazio, diversi edifici sono stati evacuati a causa della vicinanza delle fiamme. In Calabria invece un forte incendio di vegetazione che costeggia l’autostrada A3 ha costretto le autorità a chiudere la Salerno-Reggio Calabria per alcune ore.
 
La regione più colpita dalle fiamme è stata proprio la Calabria, con 16 riuchieste di intervento. Seguono poi la Sicilia (10 chiamate) e la Sardegna (8).
 
Due canadair francesi sono arrivati ieri a Pescara per aiutare le forze italiane nelle operazioni di spegnimento degli incendi, e per oggi è previsto l’intervento anche di altri mezzi spagnoli.
 
 
 
Valentina d’Angella

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