Pareti

Haley e Garibotti al Cerro Piergiorgio, per la prima volta toccata la vetta

Colin Haley in cima al Cerro Piergiorgio (Photo courtesy Rolando Garibotti su www.colinhaley.com)
Colin Haley in cima al Cerro Piergiorgio (Photo courtesy Rolando Garibotti su www.colinhaley.com)

EL CHALTEN, Argentina — Se una montagna si dice veramente salita quando qualcuno tocca il suo punto più alto, la vetta appunto, allora per il Cerro Piergiorgio potrebbe essere arrivato, in questo inizio 2014, il momento della prima ascensione. Lo raccontano Rolando Garibotti e Colin Haley che hanno scalato la parete Est toccando il punto più alto della cresta sommitale del Piergiorgio, a circa 2700 metri. “E’ sorprendente che la cima di una montagna come il Cerro Piergiorgio sia rimasta inviolata fino al 2014” – scrive Garibotti. Lo è ancora di più se si pensa che sulle sue pareti si sono svolte alcune delle più belle sfide dell’alpinismo patagonico, che si contano diversi tentativi e infine 6 vie completate, di cui 4 ad opera degli italiani.

Garibotti e Haley hanno raggiunto il campo Niponino il 22 gennaio, approfittando di una rara finestra di bel tempo in questa stagione avara di occasioni per gli alpinisti in Patagonia. Alle 8:30 del mattino successivo sono partiti per la parete: la loro idea era quella di ripetete la via dei primi salitori lungo il canale est, la via cioè aperta dai fratelli Jorge e Pedro Skvarca nel 1963. Ora, nonostante i due si fossero fermati a 25 metri dalla vetta del Piergiorgio (in pratica sotto un fungo di ghiaccio che temevano potesse crollare), la loro è stata comunemente considerata la prima salita della montagna: forse perché l’alpinismo patagonico non è tanto una questione di alta quota quanto di arrampicata, non tanto una questione di cima quanto di pareti, o forse perché in fondo 25 metri sono 25 metri. Dopo di loro peraltro, altre salite sono state compiute sulla montagna, 6 delle quali chiamarono la “cumbre” e furono applaudite come tali, essendo arrivate sulla cresta sommitale che in effetti poco si presta a significative distinzioni di vertice.

Cerro Piergiorgio (Photo Luca Maspes)
Cerro Piergiorgio (Photo Luca Maspes)

Ad ogni modo Haley e Garibotti, raggiunto il colle in cui finiva la via del ’63, si sono spostati per una quindicina di metri sulla destra e poi sono andati dritti in vetta dove sono arrivati alle 20:30, 12 ore dopo la partenza. Infine alle 3 del mattino erano di nuovo al Niponino. Nei giorni successivi i due alpinisti si sono chiesti se prima di loro qualcun altro avesse mai toccato la cima vera del Cerro Piergiorgio. Secondo il racconto di Haley, i due hanno fatto delle ricerche scoprendo che, non solo la prima salita degli Skvarca, ma anche le recenti ripetizioni di Jon Griffith e Will Sim (seconda ripetizione della via nel 2010) e di Marcel Schenk e Lukas Mathis (terza ripetizione della via proprio in questa stagione) non erano arrivate in vetta.

“Una manciata di altre vie arrivano sulla cresta sommitale del Piergiorgio – ammette Haley -, ma nessuna di loro è mai finita con la lunga e difficile traversata verso la cima. Il Cerro Piergiorgio è un po’ la versione di El Chalten di Droites, con una cresta sommitale di torrioni rocciosi molto tecnici, e la traversata verso la vetta in molti casi è difficile quanto salire la via stessa che arriva in cresta”.

Garibotti arriva al punto raggiunto dai fratelli Skvarca nel 1963 (Photo courtesy Colin Haley www.colinhaley.com)
Garibotti arriva al punto raggiunto dai fratelli Skvarca nel 1963 (Photo courtesy Colin Haley www.colinhaley.com)

“Indipendentemente da ciò che si crede faccia la salita vera e propria – continua Haley -, c’è una lunga serie di salite impressionanti nel Massiccio Chalten, bruscamente interrotte poco sotto la vetta della montagna. E questo indubbiamente perché pochissime di queste cime hanno facili creste sommitali, e l’ultimo passo verso la vetta è spesso il più difficile. Nel caso del Cerro Piergiorgio l’unica ragione per cui la vetta non era ancora stata raggiunta fino ad ora è che la cima era stata “rivendicata” nel 1963, e, quindi, gli alpinisti hanno rivolto la loro attenzione altrove. La nostra scalata non è stata particolarmente difficile o significativa per gli standard odierni, ma è incredibile che nel 2014 siamo stati i primi a raggiungere la vetta del Cerro Piergiorgio, una delle cime più spettacolari del massiccio”.

Info  www.colinhaley.com;    pagina Facebook Patagonia Vertical

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