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Soccorso in elicottero, quali compiti e responsabilità per chi sale a bordo?

Elisoccorso (Photo Cnsas Piemonte)
Elisoccorso (Photo Cnsas Piemonte)

TORINO – Spesso in montagna, quando sentiamo volare l’elicottero, ci giriamo d’istinto a guardare e ci chiediamo chi stiano cercando, cosa sia successo. Meno spesso, forse, il pensiero va a chi è già a bordo dell’elicottero e si appresta ad effettuare un delicato intervento sanitario. Chi svolge il recupero? Quali professionisti salgono sull’elicottero, chi prende le decisioni e di chi sono le responsabilità? Lo abbiamo chiesto a  Luca Prochet, Direttore della Scuola regionale Tecnici – Soccorso Alpino Speleologico Piemontese: in questa prima parte della sua intervista abbiamo chiarito la questione generale, mentre nella seconda, che pubblicheremo nei prossimi giorni, abbiamo parlato nello specifico del tecnico di elisoccorso, della sua durissima formazione e della difficile capacità di prendere decisioni da solo e avere sangue freddo.

Quando esce l’elicottero per un soccorso, chi c’è a bordo?
Il pilota, il tecnico verricellista o specialista – che è un’altra componente aeronautica che ha tra gli altri compiti quello di manovrare il verricello -, il medico e l’infermiere e il tecnico di elisoccorso del soccorso alpino.

Il tecnico di elisoccorso è sempre a bordo dell’elicottero, in montagna come altrove? Perché?
Gli elicotteri del 118 compiono interventi alpini, interventi stradali, sul lavoro, agricoli, ecc. In ogni caso c’è a bordo il tecnico del soccorso alpino che è essenziale quando l’elicottero non può atterrare vicino al target e lo sbarco avviene senza che tocchi terra. In questi casi si utilizzano due modalità di recupero del ferito: con il verricello, quindi con il tecnico appeso al cavo, o in hovering, con l’elicottero in volo stazionario che si avvicina il più possibile al pendio. Il tecnico del soccorso alpino permette di sbarcare in sicurezza anche l’equipe sanitaria.

Quali sono i compiti del tecnico di elisoccorso?
Il compito principale è quello di agevolare l’incontro tra il paziente e il medico. Idealmente bisognerebbe fare in modo di portare in sicurezza il medico vicino al paziente ed assisterlo nella stabilizzazione del ferito e nel recupero. L’incontro tra medico e paziente però non sempre è possibile, a volte le condizioni non lo consentono: per esempio nei casi in cui si è appesi in parete. Se non è possibile cerchiamo di portare al più presto possibile il ferito al medico.

Luca Prochet, il terzo da sinistra, in occasione dell'esercitazione congiunta con le Pelotone de la Gendarmerie Haute Montagne (Foto Cnsas Piemonte)
Luca Prochet, il terzo da sinistra, in occasione dell’esercitazione congiunta con le Pelotone de la Gendarmerie Haute Montagne (Foto Cnsas Piemonte)

Qual è la differenza tra un tecnico del soccorso alpino “semplice” e un tecnico di soccorso alpino di elisoccorso?
Il tecnico di soccorso alpino è un capo squadra, è formato per fare un soccorso con l’aiuto di una squadra di 6 o 7 persone. Il tecnico di elisoccorso invece lavora da solo perché a bordo di un elicottero ce n’è uno solo, e quindi viene formato con tecniche particolari che gli permettono nella maggioranza dei casi di operare da solo.

Quali sono le decisioni che si prendono a bordo dell’elicottero?
Si prendono varie decisioni, dovute alle condizioni di volo, di tipo sanitario, altre di tipo tecnico e alpino, ma ogni decisione è legata all’altra. Per esempio: se il pilota dice ‘ io lì non posso andare’, il tecnico di soccorso dirà ‘allora lasciami su quella punta’, ma il medico potrebbe dire ‘facendo così io impiego più tempo, c’è più esposizione al freddo’, ecc. Per questo sono decisioni per forza condivise, anche perché la centrale dà all’equipe informazioni molto generiche, sia sul luogo di soccorso sia sul soccorso in sé.

Chi dirige allora la missione?
La missione è sanitaria, pertanto la responsabilità della missione è del medico. Però a bordo dell’elicottero chi comanda è il comandante, tutto quello che si fa sull’elicottero è sotto la sua responsabilità. Tutto quello che si fa a terra invece, è di responsabilità del tecnico di elisoccorso. In sostanza è proprio di concerto. Una missione funziona bene quando le decisioni sono prese e condivise dall’equipe, sebbene in pochi secondi. Più l’equipe è affiatata e si conosce, più funziona bene.

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