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Schianto auto in Valle Aurina, tra i feriti Hans Kammerlander

Kammerlander (photo courtesy H. Kammerlander)
Kammerlander (photo courtesy H. Kammerlander)

BOLZANO — E’ di un morto e quattro feriti gravi il tragico bilancio dell’incidente stradale accaduto ieri sera alle 19 nel comune di Gais in Valle Aurina, Alto Adige. La vittima è una ragazzo di 23 anni, e tra i feriti risulta esserci anche il celebre alpinista Hans Kammerlander che nell’urto si è fratturato la gamba destra.

“Si è fatto male al ginocchio destro – ci ha confermato poco fa al telefono il manager di Kammerlander, Sigi Pircher -, però a parte quello sta abbastanza bene, a parte lo shock, che è stato davvero forte. E’ stata una tragedia. Ha perso la vita un ragazzo di 23 anni che si conosceva, la sua macchina ha sbandato e ha coinvolto nell’incidente altre 3 macchine. Una cosa molto triste”.

L’incidente è successo ieri sera alle 19 in valle Aurina, vicino Campo Tures, quindi vicino a casa. “Oggi Hans doveva partire per un tour di 10 serate in Germania – continua Pircher -. Chiaramente abbiamo annullato tutto. Per l’inverno non aveva in programma spedizioni. Dovrebbe partire in primavera, per andare avanti nel suo progetto dei Cervini del mondo, ma vedremo ora come andrà la ripresa fisica”.

Secondo i primi rilievi delle forze dell’ordine a causare los contro sarebbe stata un’auto che viaggiava lungo la statale della Pusteria e che ha sbandato centrando altre tre auto che sopraggiungevano dalla corsia opposta. La vittima era il conducente dell’auto che ha perso il controllo, morto sul colpo.

Sul posto, oltre a carabinieri e vigili del fuoco che hanno prestato soccorso e ripristinato la circolazione sulla statale della Val Pusteria, è sopraggiunta una squadra del 118 che ha trasferito i feriti all’ospedale di Brunico.

Kammerlander, il 7 dicembre compirà 57 anni. Sesto figlio di una famiglia di agricoltori, Kammerlander ha iniziato ad andare in montagna da bambino: a 8 anni, per seguire due alpinisti diretti in cima al Piccolo Palù, marinò la scuola e scoprì quella che divenne la sua passione per la vita. Ventenne divenne amico e “pupillo” di Reinhold Messner, con cui portò a termine diverse grandi imprese, al Cho Oyu, al Lhotse, ai Gashebrum, al Dhaulagiri, all’Annapurna, al Makalu, ma anche in Dolomiti. Insieme hanno realizzato la prima traversata di due ottomila sui Gasherbrum.

In totale, Kammerlander ha scalato tredici ottomila su 14 senza ossigeno, poi si è dato all’alpinismo estremo. Ha segnato, in solitaria, il record di salita sull’Everest, ed è stato il primo a scenderlo con gli sci. Gli sci sono sempre stati il suo grande amore, tanto da portarseli anche sugli ottomila: ha compiuto la prima discesa con gli sci del versante Diamir del Nanga Parbat, e poi discese parziali dell’Everest e del Broad Peak. Negli ultimi anni ha salito le “Second Seven Summit”, ovvero le seconde cime più alte di ciascun continente, e attualmente è impegnato nel progetto che lo porterà a salire i “Cervini del mondo”.

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