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Piemonte, centomila euro ai pastori

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TORINO — Di lupi, sulle alpi piemontesi, ce ne sono parecchi. Sono animali protetti, ma anche pericolosi predatori. Per tutelare sia loro che le greggi, la Regione si è inventata un modo originale: premi annuali in denaro per i pastori che sorveglieranno meglio i loro pascoli.

L’iniziativa è stata ufficializzata nei giorni scorsi, con lo stanziamento di 100 mila euro per gli allevatori di pecore e capre che sapranno gestire bene il loro bestiame sia rispetto al pascolo, sia rispetto alle infrastrutture, sia rispetto agli animali selvatici.
 
Più che un fondo, quindi, sembra si tratti di un vero e proprio "premio". Che finirà nelle tasche degli allevatori adotteranno il cosiddetto "pascolo sorvegliato" per difendersi da lupi e bestie selvatiche: gli animali vengono lasciati al pascolo durante il giorno e chiusi in recinti o stalle la sera, ma il pastore li sorveglia con continuità sia durante le attività diurne che durante la notte.
 
Una tecnica che garantisce la sicurezza di tutti gli animali, ma che a volte non viene adottata per i costi onerosi. Con questo premio, la Regione vuole proprio andare incontro agli allevatori e contemporaneamente tutelare l’ambiente alpino.
 
"Il pascolo in alpeggio è una tradizione – ha dichiarato l’assessore alla montagna, Bruna Sibille -, ma soprattutto una parte importante dell’economia montana. Deve perciò essere tutelato, ma allo stesso tempo deve convivere in armonia con la tutela della fauna e dell’ambiente alpino".
 
Per concorrere all’assegnazione dei premi, i pastori – ovviamente del territorio piemontese – dovranno semplicemente presentare domanda. Poi, un comitato tecnico appositamente eletto (con assessori, allevatori, ambientalisti, veterinari, istituzioni) farà una serie di verifiche il loco e stilerà una classifica.
 
Quest’anno il termine per la presentazione delle domande scade il 31 agosto. Ma dall’anno prossimo dovrebbe essere spostato al 31 maggio.
 
Le risorse arrivano dagli Assessorati all’Agricoltura e all’Ambiente, ma a gestire il fondo sarà l’Ente Parco naturale delle Alpi Marittime, che già dall’anno scorso coordina il progetto "Il lupo in Piemonte".

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