Arrampicata

Arabia, via nuova per il Ragno Luca Schiera sul Jebel Misht

Jebel-Misht (photo courtesy Geog)
Jebel-Misht (photo courtesy Ageo)

LECCO — Via nuova per il Ragno di Lecco Luca Schiera, impegnato in una spedizione sulle montagne dell’Oman con Andrea Migliano. L’itinerario è stato aperto sul pilastro sud del Jebel Misht, l’enorme massiccio calcareo di 2090 metri che si erge nella parte orientale della penisola.

Il Jebel Misht è uno dei massicci più imponenti dell’Arabia. La sua parete sud, che si sviluppa in verticale per circa mille metri, offre uno dei terreni d’arrampicata più impegnativi della penisola ed è ancora parzialmente inesplorata.

“Siamo partiti alle 4 dalla tenda – racconta Luca Schiera -, in un’ora abbondante siamo arrivati al materiale lasciato il giorno prima sotto lo zoccolo e abbiamo iniziato a salire per la maggior parte in conserva (sempre sul 5). Dal basso si vedeva una zona incerta, infatti abbiamo sbagliato linea e perso tempo, un diedro strapiombante sporco e spaventoso di 6c e subito dopo un muro un po’ più facile ma da cercare, poi abbiamo ripreso veloci. Altro tiro su muro verticale esposto poi siamo arrivati alla grande cengia a due terzi, ma era tardi: alle 18 è già notte”.

“Con poca roba abbiamo bivaccato – prosegue l’alpinista -, abbiamo acceso un fuoco e stavamo bene… fino a quando ha iniziato a piovere (non lo credevamo possibile qui): panico. Poi ha smesso, alle 7 (senza mai avere dormito) siamo ripartiti per la parte più facile, con roccia spesso molto bella e tagliente. Cima. Poi abbiamo cercato la discesa in un canale, oggi nel primo pomeriggio siamo rientrati”. In totale, la via è stata aperta con “34 ore di veglia, un numero imprecisato di tiri (circa 900m), 6c max, tutto a vista, lasciato un chiodo”.

Schiera, ha solo 22 anni ma è già diventato Ragno di Lecco, principalmente per merito della spedizione in Patagonia alla Torre Egger, dove ha concluso la via sul versante ovest insieme a Matteo Della Bordella. Quest’estate i due sono stati protagonisti anche della via nuova aperta sull’Uli Biaho in Karakorum.

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