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Nepal, escursionista italiana dispersa nella Tsum Valley

Una zona del Manaslu circuit trek, nel Nepal settentrionale (Photo Lukas Kolisko courtesy of Flickr/Wikimedia Commons)
Una zona del Manaslu circuit trek, nel Nepal settentrionale (Photo Lukas Kolisko courtesy of Flickr/Wikimedia Commons)

MACHHA KHOLA, Nepal — É passata quasi una settimana dalla scomparsa di una escursionista italiana nel Nepal Settentrionale. La donna faceva parte di un trekking organizzato da una compagnia di viaggi italiana nella Tsum Valley e ad un certo punto il gruppo di cui faceva parte l’ha persa di vista.

Secondo quanto riporta la stampa italiana, la donna, una 65enne friulana, era partita il 10 ottobre da Milano per un trekking nel Nepal Settentrionale. Lei e il resto del gruppo si erano affidati ad una agenzia di viaggi italiana specializzata, per un’escursione di tre settimane nella Tsum Valley, che sorge ad est del Manslu.

Domenica 13 ottobre, all’arrivo a Kathmandu, la donna ha chiamato la famiglia e quello è stato l’ultimo contatto con loro. Il trekking è partito il giorno successivo da Arughat Bazaar per raggiungere i 4070 metri del santuario di Dephyudonma Gompa, al confine col Tibet e ritorno. Martedì 15, durante la tappa che conduceva dal villaggio di Soti Khola a quello di Machha Khola, il gruppo ha però perso di vista la compagna. Credendo che si fosse attardata per scattare alcune foto, l’allarme è stato dato solo alcune ore dopo.

Le autorità nepalesi hanno immediatamente iniziato le ricerche, ritrovando il cappello della donna nei pressi di un dirupo che si affaccia su un torrente della zona. Le persone impegnate nelle operazioni stanno seguendo due ipotesi: che la 65enne sia finita nel corso d’acqua, a causa di una caduta o di un malore, oppure che abbia perso il sentiero nel tentativo di raggiungere gli altri.

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