Scienza e tecnologia

Ufficiale: Oetzi è morto per una freccia

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BOLZANO — Finalmente la sentenza è arrivata. Dopo anni di dibattiti, gli scienziati italo-svizzeri sembrano aver definitivamente stabilito la causa della morte del celebre Oetzi, la mummia del Simulaum, trovata sul ghiacciaio in Alto Adige nel 1991.

Ebbene, secondo le ricerche dell’Istituto di anatomia umana dell’Università di Zurigo e gli esperti dell’ospedale di Bolzano, l’uomo neolitico – un pastore di circa una quarantina d’anni – è morto a causa di una ferita ad un’arteria della spalla provocata da una freccia. 

Finora gli scienziati erano riusciti a stabilire tra l’altro che Oetzi, ricoperto di numerosi tatuaggi, era morto nel tardo neolitico, probabilmente attorno al 3300 a.C.

Che il suo decesso fosse avvenuto in modo violento era abbastanza palese. Nel suo torace della mummia era stata infatti ritrovata la punta di una freccia in selce. Adesso è però giunta anche la conferma scientifica. 

Secondo i ricercatori, vista l’entità della ferita si può presumere che la morte sia avvenuta piuttosto rapidamente. Per identificare la lesione, gli scienziati hanno utilizzato una TAC (tomografia assiale computerizzata) multistrato.

Questa tecnica, hanno detto gli esperti, "ha permesso di determinare la causa della morte senza dover ricorrere a un’autopsia, che avrebbe sicuramente danneggiato la mummia in maniera irreparabile".

"È meraviglioso poter studiare un corpo così vecchio ma in così buone condizioni. Simili mummie sono estremamente rare. Il fatto che non sia stato seppellito secondo un cerimoniale preciso, fornisce pure un’istantanea della vita quotidiana. Gli indumenti e alcuni oggetti personali ci hanno dato informazioni preziose su come era la vita 5000 anni fa", hanno detto entusiasti gli scienziati.

La ricerca è stata pubblicata nel Journal of Archaeological Science e presto anche nel National Geographic.

 

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