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Addio a Rolly Marchi, si spegne una delle penne più celebri della montagna

Rolly Marchi – Pakistan, celebrazioni spedizione K2 2004
Rolly Marchi – Pakistan, celebrazioni spedizione K2 2004

LAVIS, Trento — Si è spento questa notte a Milano l’alpinista e scrittore trentino Rolly Marchi, noto al mondo per i suoi libri, i suo pezzi sulla Gazzetta dello Sport e la sua instancabile attività per la montagna, dallo sci all’alpinismo. Marchi aveva 92 anni ed era ricoverato in una clinica da alcuni giorni.

“Si è spento come una candela, fino a mezz’ora prima c’era la luce e poi, all’improvviso, il buio” ha detto il figlio Paolo al Corriere della Sera. I familiari hanno reso noto che i funerali saranno celebrati mercoledì nella chiesa San Simpliciano, a Milano e che il giorno dopo è prevista una seconda cerimonia funebre a Centa San Nicolò, in Valsugana, dove Marchi verrà sepolto accanto alla madre.

Rolly Marchi era nato il 31 maggio 1921 a Lavis, in provincia di Trento. Scrittore e giornalista, sciatore e alpinista, ideatore di grandi eventi come la 3 Tre, il Trofeo Topolino, il Kilometro Lanciato, Rolly ha vissuto quasi un secolo con un’intensità senza paragoni, che lo ha reso protagonista di primo piano sia nello sport che nella cultura italiana.

Ma anche internazionale. Sua fu per esempio l’idea di “Italia K2” il Museo di Skardu realizzato e gestito dal Comitato EvK2Cnr nel cuore del Parco del Karakorum. Sempre insieme al Comitato organizzò “Milano montagna 2000”, l’evento che in occasione del nuovo millennio portava le montagne al centro del capoluogo lombardo. Solo per citare alcune delle tante collaborazioni intrecciate negli anni tra Rolly Marchi ed EvK2Cnr.

Ha sciato con Zeno Colò e Federico Fellini, scalato con Dino Buzzati e Reinhold Messner. Ha salito il Campanile Basso nelle Dolomiti di Brenta, sua prediletta terra d’avventure. Ha vissuto e raccontato decine di edizioni delle Olimpiadi invernali, dai tempi di Hitler a Torino 2006. Rubacuori e grande cavaliere, il suo buonumore ha affascinato donne di tutte le età e conquistato l’amicizia di grandi campioni e uomini semplici. Con Mike Bongiorno ha inventato il Trofeo Topolino, che dal 1958 ad oggi ha sfornato campioni del calibro di Ingemark Stenmark, Alberto Tomba, Deborah Compagnoni, Gustav Thöni, Pierino Gross e Marc Girardelli.

Ha scritto cinque romanzi: Un Pezzo d’ Uomo, Le Mani Dure (che Buzzati ha definito “il libro di montagna più bello scritto in Europa”), Ride la Luna (che ha vinto il premio Campiello), Il Silenzio delle Cicale, E ancora la Neve, e tre libri di racconti: Il tram della Vita, Neve per Dimenticare e Se non ci fosse l’amore.

“92 anni vissuti intensamente, creativamente e con la leggerezza di un fiocco di neve – scrive la Fisi nel messaggio di annuncio della scomparsa -. Se ne va un grande maestro del giornalismo, un “artigiano” della fotografia, un organizzatore, uno scrittore dalla penna raffinata, un inventore, uno dei pionieri della storia dello sci in Italia. La sua ultima uscita pubblica con gli amici della Fisi risale al 2012, quando partecipò con la solita verve alla presentazione del progetto FuturFisi, in compagnia di Alberto Tomba. Il Presidente Flavio Roda e tutta la Federazione Italiana Sport Invernali si uniscono al dolore della famiglia in questo doloroso momento”.

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Un commento

  1. Un ricordo di Rolly Marchi.
    A Trento, il 2 maggio 2013,presso la sede S.O.S.A.T. , Rolly Marchi e Bepi Pelgrinon
    presentano il libro “ROLLY”, evento in calendario al Trento Fim Festival 2013.
    In questa occasione ho avuto il piacere di conoscere
    l’ideatore del Trofeo Topolino Sci, manifestaione che
    seguo professionalmente dal 2011.

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