Rolly Marchi: saluto ad un amico, di Agostino Da Polenza
BERGAMO — Rolly, ci sono già migliaia di persone che vogliono salutarti, che ti hanno conosciuto, che ti vogliono bene. Come posso io esprimerti il dolore e in definitiva la sorpresa per questa tua partenza. Non posso nemmeno dire improvvisa.
La fatica di vivere questi tempi afflitti e acciaccatati me l’avevevi espressa poco tempo fa ,alzando le spalle come ad allontanare l’inevitabile, sorridendo con gli occhi e le grandi mani.
Un lungo viaggio il tuo, come tutti i viaggi ricchissimo di persone, luoghi, sentimenti, emozioni e di tutte quelle percezioni che i sensi e l’intelligenza assorbono nello scorrere del tempo e dello spazio sincopato e compresso di un viaggio. Lungo, ma mai troppo.
Ho il rammarico di non averti incontrato ancora una volta, seppur nei giorni scorsi, dentro la Piramide all’Everest, m’è più volte caduto lo sguardo sulla striscia di stoffa lasciata lì dal 2011, quando ci collegammo con te, in diretta, per augurati buon compleanno.
Buon viaggio, Rolly.