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Polenta contiene tossine? Una ricerca del Cnr chiede chiarezza

Polenta (Photo courtesy of Wikimedia Commons)
Polenta (Photo courtesy of Wikimedia Commons)

ROMA — La farina di mais con cui si prepara la polenta potrebbe contenere fumonsine, tossine che provocano tumore all’esofago e gravi problemi alle donne incinte. É quanto afferma Roberto Defez, ricercatore del Cnr Napoli che chiede quindi un’etichetta più chiara da parte delle aziende produttrici.

In occasione del convegno organizzato a Roma dalla Fondazione per lo Sviluppo sostenibile e dal Pontificio Consiglio Giustizia e Pace, Roberto Defez, ricercatore dell’Istituto di genetica e biofisica (Igb) del Cnr di Napoli, è intervenuto sullo “sviluppo sost-edibile”. Defez ha esposto la sua preoccupazione sulla presenza di pericolose tossine, le fumonsine, nelle farine di mais utilizzate per preparare la polenta.

Le fumonsine derivano da funghi che si “accumulano” sul mais nel caso sia poco controllato e curato. Queste tossine provocano tumore all’esofago e rallentano l’assunzione di acido folico. Quest’ultimo aspetto diventa un grave fattore di rischio per le donne durante la gravidanza, nonchè cause di malformazioni congenite quali labbro leporino o spina bifida.

Nel 2007 è entrata in vigore una direttiva europea sul limite massimo di queste tossine che è di 800 parti per miliardo per gli adulti e 200 per i bambini. Secondo un’analisi effettuata dal ricercatore “su 77 polente in commercio, la composizione di quelle da agricoltura biologica avrebbe un valore di fumonisine due volte superiore alla media.”

“Chiedo un’etichetta trasparente – ha concluso Defez – con indicazioni delle fumonisine di quello specifico campione in commercio”. Il ricercatore ha infatti sottolineato come nell’Italia settentrionale il consumo di polenta sia nettamente superiore rispetto alla media europea, aumentando quindi la possibile assunzione della tossina, senza contare le “strane coincidenze” presenti nel Nord Est.

In questa parte del nostro paese si riscontrano infatti un’alta incidenza di casi di spina bifida e una percentuale particolarmente elevata di tumori all’esofago. Secondo alcuni recenti studi Pordenone è la terza città in Europa per alta correlazione di questo tipo di tumori, ma sono indicati come fattori di rischio anche grappe, caffè e la polenta quando è bollente.

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