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Rispunta in video il mostro di Loch Ness

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INVERNESS, Scozia — Ha fatto la ricomparsa lassù. Nelle acque gelide di quel lago, incastonato fra i Monti Monadahliath e le Highlands. Il celeberrimo Nessie, il mostro di Loch Ness, è riapparso nei giorni scorsi. E’ quanto sostiene il 55enne Gordon Holmes che, a supporto del suo avvistamento, ha mostrato alla stampa un filmato inedito. 

«Non credevo ai mei occhi quando ho visto questo animale di colore nero, lungo circa 15 metri, che si muoveva piuttosto rapidamente», ha raccontato l’autore del video. Gasp: Il mostro estinto dalle cronache da qualche anno si stava facendo di nuovo una nuotatina! Nonostante la poco "politically correct" violazione della privacy della "bestiola", sir Holmes ha puntato la telecamera verso la bellezza al bagno e ne ha tratto fotogrammi da brivido (nelle foto). 
 
«All’inizio pensavo potesse essere una grossa anguilla – prosegue Holmes – hanno caratteristiche morfologiche simili ai serpenti e potrebbero spiegare molti degli avvistamenti fatti negli ultimi anni».
 
Viaggiava a circa 6 nodi, Nessie. Il videoamatore l’ha seguita per un po’ con la fotocamera, poi Milady ha deciso di tornare in profondità e levarsi dall’impiccio di occhi indiscreti. 
 
Intanto il filmato realizzato è finito sotto la lente di ingrandimento degli esperti. In attesa del loro verdetto, fioccano le ipotesi alternative. Come d’altronde sono sempre fioccate. Fin dagli inizi del secolo scorso.
 
La teoria più accreditata dice che il mostro di Loch Ness non fosse altro che la trovata pubblicitaria del padrone di un circo, che aveva visto uno dei suoi elefanti fare il bagno nel lago, con tanto di proboscide in bella evidenza. Il "furbacchione" a caccia di pubblicità offrì ben 20mila sterline dell’epoca – un’enormità – a chi riuscisse a catturare il mostro. Ben conscio che la celebre foto, che ritraeva Nessie mentre incrocia maestosa le placide acque del lago, non era altro che era la proboscide del suo elefante.
 
A conferma della sua teoria, Clark sostiene che, dopo l’apertura negli anni Trenta della strada A82 lungo la sponda occidentale del lago, numerosi circhi itineranti nella zona di Inverness utilizzavano Loch Ness per far riposare gli animali.
 
loch ness mostro lago montagneCerto, quella zona fra le montagne della Scozia, praticamente disabitata e immersa nella nebbia, poteva essere lo scenario ideale per una simile suggestione. Il problema è che la teoria di Clark non spiega gli avvistamenti anteriori al ventesimo secolo.
 
Il primo avvistamento documentato di Nessie risale addirittura al 690 d.C. Lo riporta il monaco irlandese San Colombano nella sua «Vita Sancti Columbae». Il religioso si era recato nella regione dei Picti, sul fiume Nes, quando vide un gruppo barbari impegnati nella sepoltura di un compagno. Ebbene, il poveretto era morto durante una nuotata "catturato da una selvaggia bestia marina". San Colombano ordinò a uno di loro di raggiungere a nuoto l’altra riva per recuperare la barca. Ma la vicenda finì ancora peggio: il mostro lo vide e lo aggredì "con le fauci spalancate".
 
Centinaia di avvistamenti – fra possibili e non – si sono succeduti durante i secoli. Negli anni Ottanta si decise persino di scandagliare il lago con i sonar per scovare Nessie o la sua progenie. Niente. Ora salta fuori questo video. E la "leggenda" continua…

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