Cinema e incontri sotto il cielo del Karakorum: inaugurata a Skardu la nuova sede del parco
SKARDU, Pakistan — La piccozza affonda nella neve in cerca del ghiaccio, una donna sale il ripido pendio dell’Aguille Verte. Sotto la verticale due corde scendono legandosi a due alpinisti molto più in basso. Sullo sfondo di questa immagine il Monte Bianco e più in là il profilo della piramide dell’Italian K2 Museum di Skardu.
Nel giardino del museo, stipati davanti allo schermo 500 persone restano incantate dai gesti semplici e precisi di Cathrine Destivelle, dal suo sorriso, dall’abbraccio che unisce sulla cima lei ai due più vecchi amici. I profili delle montagne Pakistane si intravedono tra i fasci di luce del proiettore.
Siamo Skardu, porta di ingresso per le grandi montagne del Karakorum. Questa immagine di tante persone, pakistane e italiane, in silenzio davanti a una memorabile scena di alpinismo e amicizia, finale del film Beyond the Summits, è la più adatta a raccontare “The Italian science and cooperation at the shadow of k2”. Quattro giorni fitti di appuntamenti per celebrare la collaborazione tra Italia e Pakistan. Per i Pakistani che vivono tra queste montagne, che ascoltano il canto del Mullah ogni mattina, che lottano per 7 mesi contro il freddo questa è una serata speciale.
Conclusi il 10 settembre gli appuntamenti a Islamabad la kermesse è infatti continuata a Skardu. All’arrivo la delegazione italiana è stata invitata dal Chief Minister del Gilgit Baltistan Mr Syed Mehdi Shah a visitare Kaplu e a passare con lui la serata.
Nel pomeriggio del 12 Michele Locatelli e Ermes Invernizzi del Politecnico di Milano, curatori della mostra Through the Cknp, hanno mostrato al Chief Minister, alle autorità locali, ai ricercatori italiani e ai molti cittadini di Skardu intervenuti, la nuova mostra installata per l’occasione nell’Italian K2 Museum. Mappe, animali, grafici, e montagne: la mostra è dedicata ad illustrare il Parco e i risultati degli studi realizzati nell’ambito del Seed project per la redazione e la implementazione del Piano di Gestione del Parco.
A seguire in un giardino stipato da oltre 500 persone è stato presentato il Concordia Rescue Team e ha preso il via il Mountain Film Festival. Il primo film proiettato è “Scientist on the roof of Asia” di Stefano Ardito, dedicato alla figura di Filippo de Filippi e alle ricerche scientifiche italiane in Karakorum che continuano ancora oggi con le attività di EvK2Cnr.
Conclusa la prima serata del festival, una nutrita delegazione è andata alla nuova sede del Cknp, per quella che lo Chief Minister Mr Syed Mehdi Shah ha dichiarato sorridendo essere la prima inaugurazione notturna della sua vita.
La nuova sede del parco è stata realizzata nell’ambito del progetto Seed. “Questa sede sarà un punto di riferimento per il parco di grande importanza. Qui raccoglieremo dati, e gestiremo il parco” ci spiega raggiante Abid Ali direttore del Central Karakorum National Park. “Voglio ringraziare Evk2Cnr che ha seguito la realizzazione dell’edificio in modo particolare Agostino Da Polenza, Raffaele del Cima, Maurizio Gallo e l’architetto Michele Locatelli”.
Questa sera con il secondo e ultimo appuntamento si è chiuso il Mountain Film Festival. Durante la proiezione del bel documentario di Niccolò Piazza, The Karakorum anomaly, qualche abitante di Skardu si è potuto riconoscere sullo schermo; qualche altro, portatore o autista, si è rivisto invece nel film spagnolo Next time Inshallah sul tentativo invernale del 2011 di salire il Gasherbrum I. Il festival si è concluso con la proiezione di Mount St. Elias sulla prima discesa dalla cima con gli sci. Lo stesso monte è stato salito per la prima volta nel 1909 dal duca degli Abruzzi e De Filippi. Torna così in modo indiretto una delle figure che si è voluto celebrare per raccontare questi cento anni di rapporti e collaborazione scientifica tra Italia e Pakistan.
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