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Bocconi avvelenati per M13, contadino condannato

M13 (Photo courtesy Keystone-www.cdt.ch)
M13 (Photo courtesy Keystone-www.cdt.ch)

POSCHIAVO, Svizzera — É stato emesso martedì dal Tribunale distrettuale del Bernina il verdetto del processo verso il contadino che lo scorso autunno ha messo nei boschi delle esche nel tentativo di avvelenare M13. La condanna prevede una multa e la revoca della patente di caccia.

Secondo quanto riporta la stampa locale, il contadino grigionese ha agito nel novembre del 2012. L’uomo ha posizionato due esche avvelenate nei boschi della Val Poschiavo al fine di proteggere le proprie pecore da eventuali attacchi dell’orso M13.

Il plantigrado è stato ucciso lo scorso 19 febbraio perchè ritenuto pericoloso, ma questo non ha fermato la giustizia. Martedì il Tribunale distrettuale del Bernina ha deciso la condanna per l’uomo: multa di 800 franchi, pena pecuniaria sospesa con la condizionale e revoca della patente di caccia per quattro anni.

Nel frattempo i resti di M13 non hanno ancora trovato una casa. Gli organi dell’orso sono stati donati alla ricerca, mentre la pelliccia e la testa sono stati conservati per un’eventuale esposizione nel Museo Poschiavino. Secondo i quotidiani elvetici mancherebbero però i finanziamenti necessari per l’imbalsamazione e la creazione di un’area dedicata.

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